Cava: Il prof Lamberti: bilancio positivo per la festa patronale - Le Cronache Provincia
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Cava: Il prof Lamberti: bilancio positivo per la festa patronale

Cava: Il prof Lamberti: bilancio positivo per la festa patronale

Professore Lamberti, i Solenni Festeggiamenti in onore della Vergine dell’Olmo sono considerati tra i momenti più intensi e identitari della città. Qual è il significato profondo di questa celebrazione per la comunità cavese?

I Solenni Festeggiamenti in onore della Beata Vergine Maria Santissima dell’Olmo non rappresentano un mero insieme di eventi, ma un rito collettivo che si rinnova ogni anno. È una narrazione che affonda le radici nella storia della nostra città e nella profonda devozione mariana. Per il cristiano, infatti, come diceva Sant’Agostino, “Maria Santissima è la mistica scala per cui Dio è disceso sulla terra e gli uomini salgono al cielo”. Ma la spiritualità si fonde con una profonda e radicata tradizione identitaria, che si nutre anche di piccole cose. Le luminarie, le processioni, le bancarelle, le giostre: ogni elemento racconta l’identità cavese, fatta di fede, bellezza e condivisione.

Com’è stata questa prima settimana di Solenni Festeggiamenti? Quale il riscontro avuto in relazione agli eventi già svoltisi?

Sono lieto di poter dichiarare che grande è stato il successo degli eventi di questa rassegna patronale.

Su tutti, certamente mi piace segnalare il Concerto all’Alba dell’Orchestra “Angelicus”, diretta dal Mo Aniello Napoli, con la Corale Polifonica Metelliana diretta dal Mo Pompilia Balzano, tenutosi sabato 13 settembre alle 5.30 sulla terrazza del Castello di Sant’Adiutore. Si è trattato di un’esperienza unica, ispirata ai concerti del Ravello Festival, che fonde musica sinfonica e lirica con la magia dei colori delle prime luci del mattino sulla valle metelliana. Un concerto di particolare raffinatezza e di significativo successo, che ha meritato il vivo apprezzamento dei presenti. Inoltre, la predisposizione di un servizio navetta gratuito per la cittadinanza ha contribuito alla migliore realizzazione dell’evento.

Peraltro, per l’occasione era stato concesso, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, un provvedimento di dissequestro del Castello (dopo che, com’è noto, l’area boschiva della collina era stata interessata da un incendio nel giugno scorso), segno della particolare importanza di questo evento per la cittadinanza e per l’intero panorama culturale del territorio.

Voglio aggiungere, in proposito, che l’Amministrazione comunale si propone l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il sito del Castello di Sant’Adiutore, sia per la sua valenza identitaria nella memoria collettiva dei cittadini cavesi, sia per il suo enorme potenziale come attrattore culturale ed artistico. È evidente, allora, che il Concerto all’alba tenutosi nell’ambito dei Solenni Festeggiamenti patronali si inserisce in un percorso complessivo di politica culturale degli ultimi anni proteso a recuperare e valorizzare alcuni siti importanti della nostra città, che sono stati interessati da significativi progetti di riqualificazione e valorizzazione. Ci auguriamo, perciò, fortemente di immaginare altri eventi simili in queste strutture.

E non è stato, questo, l’unico concerto… anzi, il programma delle manifestazioni è stato caratterizzato da una forte componente musicale.

Sì, la musica ha rappresentato un elemento centrale nella programmazione culturale di quest’anno. E non è certo un caso che essa abbia accompagnato le celebrazioni per la Madonna dell’Olmo. “La musica” – diceva Ludwig van Beethoven – “è una rivelazione, più alta di qualsiasi saggezza e di qualsiasi filosofia”: essa ci aiuta a coltivare la dimensione della spiritualità, ci spinge ad avvicinarci all’infinito, ci conforta con il suo carattere “etereo”.

Anche per questo, in una programmazione culturale al tempo stesso civile e religiosa, che unisca la sacralità della fede alla cultura laica, la musica non può mai mancare.

E sono molto lieto, perciò, che i concerti sinora svoltisi abbiano tutti destato un sincero e vivo apprezzamento da parte del pubblico. Voglio ricordare, per esempio, i due concerti di sabato 6 settembre: il primo, della Corale Popolare Monte Castello, diretta dal Mo Biagio Napolano, una meritoria associazione locale che porta avanti un interessante percorso di proposta culturale al territorio (concerto tenutosi nell’Aula Consiliare del Palazzo di Città alle 19.30); il secondo, in piazza Duomo, alle 21.30, con “The Oldman Brothers Band”. Così come importanti sono stati i due concerti domenica 7 settembre: il primo, tenutosi nella cornice della Chiesa di S. Maria Assunta in Cielo e Anime del Purgatorio alle ore 19, in onore della Beata Vergine Maria con il Quartetto “VocalArchi”; il secondo, svoltosi nella cornice di Piazza Duomo, alle ore 21.30, con la Nientedimeno Swing Band, che ha proposto uno splendido viaggio musicale tra Napoli e New York.

Così come, nel pieno spirito della tradizione, ha avuto un successo significativo di pubblico il Gran Concerto Bandistico “Città Cava de’ Tirreni”, tenutosi lunedì 8 settembre alle ore 21.30, diretto dal Mo Ciro Vigorito, che ha raggiunto l’importante traguardo dei 40 anni di attività artistica.

Ancora, mercoledì 10 settembre, alle ore 21, nell’Aula Consiliare del Palazzo di Città, si sono esibiti, con grande successo di pubblico e di critica, Marino Cogliani, Martina Nappi e Ciro Rea, con “Classico napoletano e non solo”, con voci che hanno saputo interpretare e rendere piene di emozioni le canzoni del grande repertorio classico napoletano (e non solo…); inoltre, venerdì 12 settembre, alle ore 21.30, Piazza Duomo ha ospitato l’Orchestra “Pop Ruah” diretta dal Mo Luca Gaeta, molto apprezzata in ambito regionale. Infine, segnalo il Concerto della Corale Polifonica Metelliana, diretta dal M Pompilia Balzano, altra realtà associativa che opera molto bene sul territorio e che merita di essere conosciuta e apprezzata in ambito regionale.

E, nei prossimi giorni, non mancano ancora importanti appuntamenti. Cosa può anticiparci?

Domenica 14 settembre, alle 21, in piazza Duomo, ospiteremo il gran concerto della Paolo Belli Big Band, celebre orchestra del programma RAI Ballando con le stelle, che porterà energia e coinvolgimento popolare. Si tratta di un evento particolarmente atteso dal pubblico cavese (e non solo), con una grande capacità di attrattiva, grazie al successo dell’ormai ventennale programma televisivo e all’affetto (e all’apprezzamento) che l’orchestra di Paolo Belli ha saputo conquistarsi nel corso degli anni in tutto il territorio nazionale. Per l’Amministrazione, questo concerto è motivo di particolare orgoglio… e siamo sicuri che rappresenterà un elemento di richiamo anche per il territorio circostante.

Infine, lunedì 15 settembre, alle ore 21, sempre nella cornice di Piazza Duomo, si terrà il concerto dei Margot e Moja Band, ad ulteriore conferma dell’impegno di questa Amministrazione nella valorizzazione del centro storico e dei grandi spazi aperti come palcoscenico urbano di grandi eventi culturali. E, come da tradizione, la conclusione dei Solenni Festeggiamenti è affidata al Centro Sportivo Italiano, che curerà una serata danzante con le associazioni del territorio.

Oltre ai concerti, però, il programma della festa patronale ha previsto altri momenti culturali e di aggregazione. Quali, in particolare?

Il programma, come ogni anno, ha incluso anche presentazioni di libri, rievocazioni storiche, spettacoli per famiglie e bambini, e tanti momenti di aggregazione popolare che hanno animato piazze, cortili e strade del centro. Cava de’ Tirreni, con le sue vie e il suo Borgo Porticato, si è trasformata, per così dire, in un palcoscenico diffuso dove ogni angolo urbano diviene luogo di bellezza e contemplazione.

E la rassegna, anche quest’anno, ha inteso valorizzare le tante associazioni artistiche e culturali che operano meritoriamente sul territorio.

Tra gli ulteriori eventi, non posso non richiamare il conferimento del riconoscimento speciale “Raccontiamo il Bello che c’è” – in programma per domenica 14 settembre alle ore 19.30 nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città – che celebra chi, con il proprio talento, contribuisce a diffondere bellezza, cultura e senso di appartenenza. Si tratta di un premio nato nel 2019, che intende valorizzare le eccellenze locali e il loro impatto positivo sulla comunità. Quest’anno tale riconoscimento speciale sarà attribuito ad un’alta personalità del mondo artistico-culturale: voglio precisare che, in questa occasione, sarà annunciato il vincitore del premio, mentre la consegna avrà luogo in altra data, in una manifestazione pubblica dedicata che avrà come protagonista lo stesso vincitore.

Così come segnalo volentieri anche l’evento “Amalfi Coast UNESCO World Heritage – Crocevia per la pace”, con la partecipazione dell’attrice Michela Miconi, che è tenuto giovedì 11 settembre alle ore 21 presso la piazzetta Passaro.

Ma non dobbiamo dimenticare, come lei giustamente ha spesso avvertito, il profondo valore anzitutto spirituale delle celebrazioni patronali…

Certamente. È chiaro che l’Amministrazione si propone di accompagnare alle celebrazioni religiose un articolato programma di manifestazioni civili, coniugando alla fede e alla spiritualità un universo di tradizioni e di cultura, di arte e di aggregazione popolare. Ma la dimensione della sacralità non può non rimanere centrale. È quanto ha avvertito, d’altronde, con la sua consueta profondità, il Card. Angelo Bagnasco, già Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, nel suo bellissimo pontificale tenutosi venerdì 12 settembre.

Anche per questo, nello spirito “laico” di un dialogo autentico con i grandi temi della spiritualità, credo che possa destare un sincero apprezzamento la presentazione del libro “I Santi Patroni”, del grande antropologo Marino Niola, in programma per domenica 14 settembre nel Salone di Rappresentanza del Palazzo di Città (a partire dalle ore 18). In questo prezioso saggio, l’Autore compie un raffinato esercizio di antropologia culturale, restituendo al lettore la densità simbolica e storica del culto dei santi nel tessuto identitario italiano e svelando come la figura del patrono non sia mero retaggio devozionale, bensì cardine di una civiltà che intreccia sacro e profano, memoria e appartenenza. I santi, in questa prospettiva, divengono emblemi viventi di una comunità, incarnazioni di valori condivisi e custodi di un ordine spirituale che si riflette nell’ordine urbano. Niola mostra come il patronato sia un fenomeno stratificato, che affonda le radici nel mondo precristiano e si rinnova nel tempo, adattandosi alle mutazioni sociali e culturali. Il libro, lungi dall’essere un mero inventario agiografico, è un viaggio erudito e appassionato nel cuore pulsante dell’Italia, dove il sacro si fa quotidiano e il divino assume il volto familiare del santo locale.

Questa presentazione fa seguito alla discussione del libro “Due come voi”, di Angela Pappalardo, dedicato ai giovanissimi Santi Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, di recente canonizzati da Papa Leone XIV, esempi straordinari di spiritualità, carità, amore per il prossimo.

Un programma così articolato richiede una grande macchina organizzativa. Chi ha contribuito alla sua realizzazione?

Dietro le quinte c’è sempre un lavoro corale. Anche per questo sento di ringraziare sinceramente il Sindaco Vincenzo Servalli, il Vicesindaco Nunzio Senatore, l’Assessore al Bilancio Antonella Garofalo, l’Assessore alle Attività Produttive Annetta Altobello. Così come ringrazio tutti i Dirigenti comunali e l’intera macchina amministrativa dell’Ente. Grazie mille anche alle associazioni di volontariato e agli enti privati che hanno sponsorizzato le manifestazioni. Un ringraziamento speciale, infine, è indirizzato a padre Adriano, parroco della Basilica della Beata Vergine Santissima dell’Olmo, cuore spirituale della festa, e all’intera comunità dei Padri Filippini, che mantengono viva la devozione per la nostra Patrona e per il Servo di Dio Padre Castelli.

La Festa religiosa di quest’anno è stata particolarmente significativa anche perché, dopo 25 anni, la sacra icona della Vergine dell’Olmo, ha attraversato in processione le strade della nostra città tra due ali di folla. Grazie anche ai Cavalieri della Bolla Pontificia e agli Sbandieratori Cavensi.

E grazie, naturalmente, a tutti coloro che hanno voluto rendere omaggio alla Madonna dell’Olmo e hanno partecipato alle manifestazioni religiose onorando la nostra Patrona, così come a tutti quanti hanno voluto, con la loro presenza, confermare la validità delle scelte artistico-culturali del programma civile dei Festeggiamenti.

Quale, allora, Prof. Lamberti, il senso ultimo di questi Solenni Festeggiamenti?

Rendere omaggio alla Vergine dell’Olmo non solo con la preghiera, ma anche con l’arte, la parola e il gesto comunitario: questa – mi sento di dire – è la visione che anima il programma. Anche per questo invito tutti i concittadini cavesi e i visitatori a dare continuità con cuore aperto a questi momenti di spiritualità e di condivisione, affinché la luce della Patrona illumini ancora il cammino della città, nel segno della concordia e della bellezza, ed orienti il difficile percorso dell’umanità tutta verso un futuro di pace.

 

 

Paolo Piluso