CAVA DE’ TIRRENI/CASTELLAMMARE DI STABIA. Pare che alla Badia di Cava, alla cui comunità appartiene padre Gennaro, nessuno sapesse nulla del presunto esorcismo effettuato da un elicottero sui cieli di Castellammare di Stabia. Lo stesso padre Gennaro, proprio da ieri, giorno in cui è stata riportata la notizia dell’esorcismo diffusasi il pomeriggio precedente, è partito per un periodo di ferie fino al cinque agosto. Ferie da trascorrere al santuario dell’Avvocata a Maiori, dove si registra l’annuale pellegrinaggio con arrivo in elicottero anche del monaco che regge un altro santuario, quello dell’Avvocatella a Cava de tirreni. Proprio qui, si riuniscono gruppi di preghiera e si praticano esorcismi.
Nella città delle acque, come del resto a Cava, è ancora tanto clamore intorno alla vicenda dell’esorcismo fatto alla città dal cielo, per contrastare la crescente attività delle sette sataniste ed invocare benedizioni sulla città, in piena decadenza. L’iniziativa sarebbe partita da un gruppo di preghiera che raccoglie imprenditori e semplici fedeli stabiesi. L’esorcismo è stato realizzato il 9 luglio scorso. Un rito che si era reso necessario – da come ritengono i promotori di tale iniziativa – per via delle profanazioni, furti sacrileghi nelle chiese, danneggiamenti di croci moltiplicati negli ultimi tempi e anche per la crisi in cui – sempre a loro detta – è sprofondata la città. Un rito che sembrerebbe non essere andato giù ai tanti religiosi della città che da anni sono impegnati in prima linea nell’ascolto e nelle iniziative per aiutare i più bisognosi della città. E’ infatti ancora vivo l’appello «al risveglio economico e morale, al ritorno ai valori della famiglia e all’unione anche territoriale» rivolto dal vescovo Franco Alfano alla città. Un impegno tramutato in fatti anche dalle tante opere realizzate sul territorio da parte delle parrocchie cittadine. E’ questo rito non è andato molto a genio a tanti, soprattutto per la delicatezza con cui lo stesso diritto canonico lo disciplina nell’applicazione. L’esorcismo, fatta eccezione dell’esorcismo ordinario praticato in occasione del battesimo, è un sacramentale praticabile solo dai vescovi o da un sacerdote che abbia ottenuto il mandato dal proprio vescovo. E in questo caso scatta la domanda: essendo il religioso in questione di Cava, il vescovo di riferimento, in questo caso il titolare dell’arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, ha autorizzato la pratica di tale rito per altro in una zona extradiocesana, considerando che la città di Castellammare fino a prova contraria è appartenente alla diocesi di Sorrento-Castellammare? La vicenda rischia di non finire qui.