Cava, boom di presenze al museo Mamma Lucia - Le Cronache
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Cava, boom di presenze al museo Mamma Lucia

Cava, boom di presenze al museo Mamma Lucia

L’apertura del civico museo Mamma Lucia ha immediatamente suscitato un profondo e diffuso interesse fra la popolazione cavese e non. Tantissimi i visitatori, singoli o in gruppi, nella prima settimana di vita della struttura di Corso Umberto I 153 a Cava, spinti dalla voglia e dalla curiosità di conoscere in tutti i suoi particolari la storia di una donna eccezionale, della quale in molti solo vagamente avevano sentito parlare.

Diverse le pagine del registro delle firme che si sono riempite non solo di autografi ma anche di tantissimi e bellissimi commenti di compiacimento per la nuova ed originale realizzazione museale cavese, oltre che di grande ammirazione per la figura di Mamma Lucia, la madre di tutti i caduti.

I visitatori sono stati accompagnati nella scoperta delle tre grandi sale che compongono la nuova realtà culturale cavese dai componenti del Comitato ‘’Figli di Mamma Lucia’’, che, per universale riconoscimento, hanno brillantemente pensato e realizzato il Museo su incarico dell’Amministrazione Comunale metelliana e della famiglia Apicella.

Il presidente Felice Scermino, ed i componenti, Lucia Avigliano, Gennaro Galdo, Gaetano Guida, Annamaria Apicella, Lucia Apicella, Alfonso Prisco, Beatrice Sparano e Franco Bruno Vitolo, trasformatisi in informatissime e disponibilissime guide, in attesa dell’arrivo di personale comunale stabile, hanno illustrato ai visitatori i tanti contenuti documentali, fotografici e audiovisivi, spesso inediti, che riempiono le bacheche, i pannelli e gli schermi, le strutture espositive del museo.

Particolarmente emozionante per tutti i visitatori risultano le immagini e l’audio di Mamma Lucia, che, seduta non lontano dalla grotta del primo ritrovamento, racconta con voce ferma e lucida memoria in tutti i particolari, la straordinaria visione del sogno, che la spinse ad andare alla ricerca dei corpi di tanti soldati caduti, abbandonati nei campi di numerose zone della provincia di Salerno, dall’Agro Sarnese-Nocerino al Vallo di Diano ed al Cilento. Molto interesse hanno pure suscitato in molti l’esposizione di documenti riguardanti la popolazione cavese, provenienti dagli Archivi Vaticani ed i riferimenti espliciti, per la prima volta nella storiografia bellica, alla Battaglia di Cava del settembre 43.

Nel corso dell’estate, per favorire l’ingresso ai cavesi ed ai numerosi turisti che visitano la città dei portici, il museo resterà aperto il mercoledì, il venerdì, il sabato e la domenica, dalle ore 18 alle ore 20.30.