Catello Maresca: “L’emergenza Covid ha favorito la criminalità organizzata” - Le Cronache
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Catello Maresca: “L’emergenza Covid ha favorito la criminalità organizzata”

Catello Maresca: “L’emergenza Covid ha favorito la criminalità organizzata”

di Erika Noschese

“L’emergenza Covid non ha frenato il dilagante fenomeno della criminalità organizzata”. Lo ha confermato il dottor Catello Maresca, sostituto procuratore generale di Napoli, intervenuto all’incontro in video conferenza “Pandemia & virus sociale” organizzato dal Liceo R. Caccioppoli di Scafati. Moderatrice dell’incontro la dottoressa Federica Auricchio, referente territoriale dell’associazione Animus, che da qualche tempo si occupa di organizzare queste interessanti video conferenze, con gli studenti del liceo di Scafati. La scuola è istituzione e insieme comunità sociale di crescita umana e civile e, in quest’ottica, il Liceo R. Caccioppoli e l’associazione Animus di Scafati hanno ideato questo nuovo incontro-dibattito nell’ambito delle attività di arricchimento del curricolo di Educazione civica, curato dalle referenti professoresse Elena Battigaglia ed Emilia Vitale, per la costruzione armonica di cittadinanza attiva dei giovani cittadini affinché il contributo concreto di ciascuno possa diventare apporto integrante della crescita del territorio. “La pandemia non ha placato le organizzazioni mafiose, le ha accresciute e fatte sviluppare in altri modi, spesso molto più subdole. La criminalità porta con sé un portato di inganno, in questo momento la grande capacità che le organizzazioni criminali hanno è di presentarsi come benefattori, come coloro che vogliono aiutare le persone che sono in difficoltà, vogliono prestare danaro – ha dichiarato il sostituto procuratore Maresca – Si fanno accettare in certi contesti ambientali, i malavitosi si presentano come persone che fanno del bene, ovviamente questo è assolutamente falso, contrario a ciò che accade”. Per Maresca, infatti, questo altro non è che un modo per avvicinarli alla criminalità organizzata. Non è un caso, infatti, che in piena emergenza Covid sia aumentata anche l’usura “che sta crescendo particolarmente, così come lo spaccio di droga e tutte quelle attività criminali che purtroppo alimentano il cosiddetto mercato del vizio – ha aggiunto il sostituto procuratore di Napoli – La criminalità conta tanto su questo mercato che purtroppo le persone perbene, della cosiddetta società civile contribuiscono ad alimentare”. Maresca lancia poi un appello a “stare vicino ai ragazzi. Noi facciamo quotidianamente battaglie in questo senso, per cercare di smascherare gli inganni che la criminalità mette in atto nei confronti delle fasce più deboli e in questo periodo di Covid questo inganno è ancora più profondo, così come è ancora più pericoloso l’approccio alla criminalità organizzata e noi dobbiamo essere coesi, determinati per fare ciò che si dovrebbe aspettare dalla società civile: essere civili per l’appunto”. A coordinare i lavori la professoressa Patrizia Polverino. Le mani della criminalità organizzata sulla pandemia” hanno prospettato la crescita esponenziale dei profitti della criminalità e l’ultima Relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia (Dia) parla di seri rischi di infiltrazione e della crescita di riciclaggio e corruzione in vari settori dell’economia legale, soprattutto in aree territoriali già svantaggiate. Si percepisce, un po’ ovunque, il rischio concreto che la criminalità organizzata sfrutti l’aumento della povertà per insinuarsi nelle nostre piccole e grandi comunità locali. Il nesso causale tra povertà e illegalità è complesso, ma non sconosciuto o nuovo. Tante e interessanti le domande degli studenti al dottor Maresca. “Spero che la giustizia cambi sempre, in meglio. C’è da investire nella giustizia affinché possa essere sempre un servizio per il prossimo e possa rappresentare quella risposta rispetto alle esigenze della collettività che ripone nella magistratura e nella giustizia le sue legittime aspettative ma purtroppo, come accade in tutte le buone famiglie, ci possono essere situazioni non del tutto edificanti: la magistratura, in questo periodo, sta vivendo una di quelle fasi in cui ci sono delle situazioni critiche e da queste bisogna ripartire per dimostrare che la giustizia è una cosa seria, la magistratura è in grado di superare questi momenti di difficoltà e di rappresentare al meglio il servizio alla collettività – ha dichiarato ancora Maresca – La magistratura antimafia ha un ruolo fondamentale nella lotta al crimine organizzato e deve perseguire con tutta la forza di cui dispone per raggiungere questo obiettivo per sradicare in maniera definitiva questo cancro dalla società”.