CASTEL SAN GIORGIO. Fa parlare ancora il capitolo delle stabilizzazioni illegittime al Comune di Castel San Giorgio. Come avemmo modo di dire qualche settimana fa, prima si sarebbero messe a posto le cose e poi il sindaco Sammartino si sarebbe dimesso…. e così è stato. Mentre a fine aprile qualche sanatoria o piano casa finiva sulla scrivania di qualche parente, la giunta nella sua seduta del 22 aprile, prendeva atto delle controdeduzioni alla verifica degli ispettori ministeriali, preparate dagli uffici.
Assicurata qualche pratica e messa a posto la vicenda delle stabilizzazioni (ovviamente Sammartino figurava assente a quella seduta presieduta dal vicesindaco Vincenzo Lamberti) il primo cittadino aveva esaurito il suo mandato.
Tornando alla vicenda che più interessa i cittadini di Castel San Giorgio dato che qualsiasi controdeduzione non ha alcun effetto perchè a decidere sarà solo la Corte dei Conti, gli ispettori del ministero delle finanze che effettuarono la verifica dal 17 novembre 2014 al 5 dicembre 2014 giungesero poi alla relazione conclusiva il 19 febbraio 2015. Gli 007 del ministero presero in esame tutta l’attività comunale dal 2005 al 2014 quindi un arco temporale di nove anni coperto da due amministrazioni: quella di Andrea Donato e quella di Franco Longanella. In entrambe le amministrazioni gli ispettori hanno rilevato gravi inadempienze fino a dichiarare illegittime promozioni, avanzamenti di carriera, incarichi, dirigenze, ma soprattutto le stabilizzazioni dell’assistente sociale Gilda Ginocchi ex moglie di Pasquale Sammartino all’epoca dei fatti assessore della giunta Donato, e dell’architetto Antonella Mellini dirigente da sempre vicina all’ex sindaco Pd del Comune. In quella vicenda sembra che a farne le spese fu un altro architetto, Antonio D’Amico, che aveva redatto una bozza del Puc che era già in dirittura d’arrivo.
Sempre sfogliando la relazione degli ispettori si scopre che nel 2009 il Comune di Castel San Giorgio affidò alla dottoressa Elena Salzano una consulenza per redigere il bilancio sociale di ben settemila euro. Elena Salzano è un nome che ricorre spesso nelle vicende salernitane per essere molto vicina al sistema di potere del Governatore De Luca. Sempre al Comune di Salerno lavora da qualche anno anche l’avvocato Rosa Russo ex presidente del Consiglio comunale che proprio in quegli anni arrivò a Castel San Giorgio proveniente dall’Asl di Nocera Inferiore e fortemente voluta da Andrea Donato.
Leggendo tra le righe, insomma, si scoprono relazioni, incarichi e prebende politiche che gli ispettori hanno poi inviato alla Corte dei Conti. Ma è proprio su queste ultime che i carabinieri della Procura di Nocera Inferiore sembra abbiano puntato le attenzioni quando a febbraio 2015 passarono dal Comune di Castel San Giorgio per acquisire molti degli atti a cui facevano riferimento gli ispettori del ministero. Anche i sindacati, all’epoca, sulle stabilizzazioni, fecero sentire la loro voce, specie la Cgil, ma poi come per incanto tutto fini nel silenzio più assoluto. Ora la questione torna d’attualità e non è escluso che ci siano sviluppi eclatanti sull’intera vicenda anche alla luce delle “sistemazioni” in fretta e furia operate dall’amministrazione poi dimissionaria.