CASTEL SAN GIORGIO. L’ombra della crisi sull’amministrazione Sammartino si è finalmente diradata.
All’ordine del giorno la discussione sulla situazione politico-amministrativa delineatasi nell’ultimo mese, in seguito alla decisione di nominare il segretario del circolo del Partito democratico, Andrea Donato, consigliere politico e collaboratore diretto del sindaco, ed ex primo cittadino sangiorgese.
«Su tale carica si è enormemente speculato», ha esordito il sindaco, che ha aggiunto: «Castel San Giorgio ha perso una grande occasione, perché credo che Andrea Donato sia stato il miglior sindaco di Castel San Giorgio. Ritengo che la sua esperienza al servizio della cittadinanza avrebbe potuto giovare al paese».
Il segretario del partito democratico sangiorgese ha rinunciato alla nomina adducebdo motivi professionali e personali,, ma la decisione di Pasquale Sammartino aveva fatto infuriare i componenti del gruppo “Partecipazione e Trasparenza per il Cambiamento” che di fatto si erano autosospesi, fino a quando la nomina non fosse stata revocata.
Manuel Capuano, Francesco Spinelli e Giuseppe Velluto ritenevano che il provvedimento non solo fosse di dubbia legittimità sul piano della correttezza amministrativa, ma non condividevano neanche la scelta del sindaco di nominare proprio Andrea Donato, che solo pochi mesi prima, attraverso una lettera, aveva attaccato l’operato del sindaco, accusandolo di essere incapace “di dare risposte puntuali ed efficaci”.
Durante la seduta sono emersi altri problemi.
I toni si sono fatti accesi quando il consigliere di minoranza, Giovanni De Caro, ha accusato il sindaco di essere un bugiardo, riguardo alla questione di via Piave.
Il consigliere De Caro ha abbandonato l’aula, mentre il sindaco ha esposto le sue ragioni: «I tecnici hanno ritenuto che la variante su via Piave fosse pericolosa. Si sta provvedendo a risolvere la situazione, ma i tempi si sono allungati per diverse circostanze, non ultimo il problema economico. Ho preso l’impegno di risolvere la situazione, ma non ho mai detto che avrei realizzato il senso unico, perché non sono un tecnico e non posso dare valutazioni certe a riguardo».
Patrizia D’Amora