CASTEL SAN GIORGIO. I consiglieri comunali di Castel San Giorgio sono ormai tutti ex.
Scende l’oblio sull’amministrazione Sammartino e sono molti i cittadini che si lasciano andare ad un amaro commento: “per fortuna”.
Comincia così la campagna elettorale. Donato è già in corsa per sua stessa affermazione sperando che il ricordo delle meteora Sammartino sparisca subito dalla mente dei suoi concittadini per evitare gravi contraccolpi sul voto di opinione che certo non si è bevuto il manifesto-riparatore del Pd.
Sui media-social, infatti, l’80% dei commenti non lascia dubbi: si va da: «Il burattinaio ha tagliato i fili» a «Il Pd che ha candidato a fare Sammartino se poi lo ha costretto a tornarsene a casa».
La novità di queste ore, però, è che l’opposizione a Donato appare più frammentata che mai. Alle prove di unità tra Salvati, Lanzara e Capuano, si aggiungono le velleità di Giovanni De Caro, destinate forse a restare tali, e il candidato a sindaco che dovrebbe esprimere la famiglia Longanella ancora detentrice di un buon pacchetto di voti nel paese. Si fa sempre più insistente il nome dell’ex assessore Raffaele Sellitto, parente dell’ex sindaco Longanella (nella foto), che alle ultime elezioni pur riscuotendo un buon consenso elettorale non fu eletto e che per il suo carattere notoriamente spigoloso ha procurato non poche antipatie al sindaco uscente poi sconfitto.
Tra coloro che restano tranquilli c’è l’ex primo cittadino Giuseppe Alfano denominato il “re della frazione Fimiani” che un anno fa fu l’unico a portare un risultato positivo riuscendo a battere addirittura il candidato sindaco Sammartino nel suo stesso paese (i due infatti abitano ad appena 50 metri di distanza). Un risultato che fece clamore e che confermò Alfano imbattibile nel suo feudo elettorale. La tranquillità di Alfano sembra nascere dalla consapevolezza che appare ancora prematuro fare una scelta e che bisognerà attendere l’evoluzione della vicenda legata agli aspiranti sindaci.
Con Donato, invece, sono già schierati l’ex assessore di Longanella Antonino Coppola, che molti danno verso un incarico in un paese vicino come “prezzo” politico del suo ritorno alla casa donatiana e il fidanzato dell’ex vicesindaco Maria Giovanna Di Leo, Teodoro Rescigno, un tempo vicino a Raffaele Sellitto quando scoppiò l’inchiesta sulle coop del Piano di Zona e del Comune di Castel San Giorgio. La carne a cuocere è tanta ma solo nei prossimi giorni si riuscirà a capire l’evoluzione che prenderanno i fatti anche perché la lunghezza della campagna elettorale permette di tenere coperte molte carte da scoprire al momento opportuno.