Caso Onmic, Comune e Unisa nella bufera - Le Cronache Ultimora
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Caso Onmic, Comune e Unisa nella bufera

Caso Onmic, Comune e Unisa nella bufera

di Erika Noschese

Non si trova più online il bando dell’Università degli Studi di Salerno che ha visto vincitrice la consigliera comunale di maggioranza Tea Siano, grazie a fondi concessi all’Unisa dall’associazione Onmic, presieduta da Vincenzo Siano, padre della consigliera. Secondo fonti interne all’Unisa, a poche ore dalla proclamazione della Siano, ogni documentazione e atto relativo al bando sarebbe stato rimosso dall’albo dell’università. L’Onmic, come riportato in precedenza dopo la denuncia della trasmissione SuperSalerno condotta da I Figli delle Chiancarelle , ha versato 48.088 euro nelle casse dell’Unisa per finanziare un’attività di ricerca. Il progetto, della durata di 24 mesi, è coordinato dal professor Sergio Perongini, marito della segretaria generale del Comune di Salerno, Ornella Menna. Stando a quanto emerge dal bando, ora non più reperibile online, l’importo complessivo annuale lordo dell’assegno per lo svolgimento dell’attività di ricerca è pari a 19.367 euro, corrisposto in rate mensili posticipate. Il titolo del progetto è “Innovazione digitale e funzioni della pubblica amministrazione nel settore sociale” . Tra i requisiti per l’ammissione figurava il possesso di un dottorato di ricerca in Diritto amministrativo o in discipline giuspubblicistiche. Come detto, a partecipare al concorso due candidati hanno partecipato al bando: Tea Luigia Siano, figlia di Vincenzo Siano, presidente dell’Onmic, e Virginia Galasso. La selezione prevedeva due fasi: la valutazione dei titoli e il colloquio finale. Nella valutazione dei titoli, la Galassi supera la Siano che ribalta tutto nel colloquio finale. Ma chi è la candidata esclusa? Virginia Galasso, classe 1989, è un avvocato di Angri. Si è laureata presso l’Università degli Studi di Salerno, dove ha conseguito anche un dottorato in Scienze Giuridiche. Ha ottenuto un Master di II livello e diversi attestati di formazione superiore nel settore amministrativo e processuale amministrativo. Abilitata alla professione forense nel 2018, ha esercitato in diversi studi legali, tra cui quello di famiglia, al quale si è associato il marito, l’avvocato Ciro Giardinetto. Molto brillante, vanta numerose pubblicazioni in ambito amministrativistico e ha ottenuto diversi riconoscimenti vincendo concorsi come funzionario nel settore amministrativo in vari comuni. Alla fine, ha scelto di operare ad Angri, dove dal 2023 ricopre il ruolo di responsabile dell’Avvocatura.