Casciello, nessun accordo col Pd su Alfieri - Le Cronache
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Casciello, nessun accordo col Pd su Alfieri

Casciello, nessun accordo col Pd su Alfieri

di Erika Noschese

Non ci sarà alcuna indicazione di voto per gli amministratori di Azione che saranno liberi anche di astenersi dal voto. Ad ufficializzare la decisione – assunta durante la riunione dello scorso 4 novembre – il coordinatore provinciale di Azione, Gigi Casciello che attacca il centrosinistra: «Tale decisione nasce dalla scelta del Pd di proporre un candidato senza alcun confronto politico e ancor meno indicando le linee programmatiche. Tra l’altro sorprende che il Partito Democratico abbia preteso di indicare come candidato al vertice di Palazzo Sant’Agostino un proprio esponente nonostante, non ricandidando il Presidente Strianese, abbia espresso nei fatti un giudizio negativo sull’Amministrazione uscente a guida Pd – ha infatti dichiarato Casciello – Nel contempo Azione, evidentemente, considera non condivisibile come alternativa la candidatura espressa dalla Destra. Non è inoltre da sottovalutare che le elezioni del Presidente della Provincia di Salerno si svolgeranno mentre sono in corso due giudizi della magistratura, amministrativa e civile, per la legittimità delle Amministrazioni di Agropoli e Mercato San Severino, circostanza che determina un vulnus rilevante sull’esito stesso del risultato elettorale e per tale motivo un rinvio della scadenza del 20 novembre sarebbe stato auspicabile». Per il segretario provinciale di Azione è fondamentale «un veloce ritorno alla elezione diretta del Presidente dei Consiglieri provinciali al momento affidata, soprattutto in Campania, ad una centralizzazione del consenso e ad un sistema di pura gestione del potere locale che depaupera le amministrazioni provinciali di una autentica rappresentanza popolare». In coalizione con Italia Viva alle Politiche, Azione ha salutato, momentaneamente, l’alleanza, con scelte differenti (Italia Viva ha già annunciato il sostegno al candidato del centrosinistra Franco Alfieri): «Il direttivo provinciale e l’intera comunità politica di Azione sono infine certi che – a breve – lungo il percorso che porterà alla Federazione con Italia Viva, le future scelte elettorali vengano assunte in piena sintonia per la formazione e l’affermazione identitaria del Terzo Polo anche in provincia di Salerno – ha aggiunto Casciello – Ci aspetta un intenso lavoro, insieme ad Italia Viva, per offrire un’alternativa politica che superi una quiescente adesione ad un bipolarismo che non corrisponde più alla reale domanda di serietà, concretezza e sviluppo per la crescita dei territori. Noi faremo la nostra parte». I Cinque Stelle A poche settimane dal voto del 20 novembre, il Movimento 5 Stelle è fuori dalla partita per le Provinciali. Impossibile proporre un proprio candidato alla presidenza di Palazzo Sant’Agostino in quanto il gruppo non ha, allo stato attuale, un sindaco tra gli iscritti ma altrettanto impossibile scegliere tra i due candidati, Franco Alfieri e Sonia Alfano. I pentastellati non hanno mai dialogato con il centrodestra in maniera concreta mentre, fino ad ora, risultano fallimentari tutti i tentativi di raggiungere un’intesa politica con il centrosinistra. La scelta, a conti fatti, è ovvia e la strada dell’astensione sembra essere quella più concreta. I dissidenti Dissidenti e franchi tiratori, potrebbe essere questo il binomio perfetto che accompagnerà questa tornata elettorale di secondo livello. Da un lato, ci sono gli amministratori in rotta con il Pd, dall’altro con il centrodestra ma la partita è solo fra due candidati e nessuno sembra intenzionato ad azzardare un voto per l’avversario, troppo schierato politicamente. Anche in questo caso, l’astensione sembra essere l’unica strada per provare a far emergere il loro malcontento nei confronti dei partiti di appartenenza. Come sempre accade, all’indomani del voto partirà la caccia alle streghe e, complice il risultato delle Politiche, questa volta anche le Provinciali potranno essere determinanti per i due schieramenti, facendo emergere tutte le difficoltà che vivono i partiti che provano a fingere unità e stabilità.