di Erika Noschese
È molto critico nei confronti del governo Meloni ma anche del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e del deputato Piero il segretario provinciale di Azione Salerno, Gigi Casciello che intanto si prepara alle competizioni del 2024. Tramontata definitivamente l’ipotesi di un partito unico con Italia Viva, il partito guidato da Carlo Calenda si appresta a vivere il 2024, anno importante dal punto di vista delle tornate elettorali tra europee e provinciali e, ha chiarito il segretario provinciale, “ci presenteremo come una valida alternativa alla destra e alla sinistra”.
Segretario, da ex parlamentare, partiamo subito da un bilancio di questo governo Meloni. Cosa ne pensa?
“Questo Governo e la presidente Giorgia Meloni quasi ogni giorno smentiscono e quasi rinnegano le promesse fatte in campagna elettorale. E’ chiaro che una cosa è fare opposizione e una cosa è governare, che vuol dire assumersi responsabilità, ma qui siamo al paradosso.
L’unica cosa che mi trova totalmente d’accordo è la riforma della giustizia ma stimo Nordio da sempre e tra l’altro non c’entra nulla con Fratelli d’Italia che non ha una cultura garantista. Sul resto il giudizio non può che essere negativo a cominciare dall’incapacità di dar seguito e attuazione al Pnrr vanificando il grande lavoro del Governo Draghi”.
Autonomia differenziata, cosa ne pensa?
“La proposta di legge del Ministro Calderoli va respinta con decisione non perché si sia contro a prescindere all’autonomia, tra l’altro prevista dalla Costituzione, ma perché così come è concepita allargherebbe profondamente il solco tra Nord e Sud. Si pensi ai Lep (livelli essenziali di prestazione) che devono essere innanzitutto uniformati tra Nord e Sud e per i quali non è previsto nemmeno un euro di finanziamento a favore del Mezzogiorno. Al contrario di quanto fatto con il Governo Draghi quando con la ministra del Sud Mara Carfagna, della quale mi onoro essere stato consigliere politico durante la sua gestione del ministero e dell’Agenzia della Coesione, sono stati finanziati i Lep per asili nido e trasporto dei disabili. Quindi tanto per cominciare il testo di Calderoli va respinto e riscritto tutelando il Sud per Lep, scuola, sanità, trasporti.
Se tanto non dovesse accadere Giorgia Meloni, i ministri e i parlamentari meridionali di Fratelli d’Italia e Forza Italia si assumerebbero la responsabilità di dare un colpo letale a tutto il Mezzogiorno. La Lega non mi sorprende ne’ mi scandalizza, giusto per fare un esempio, il colpevole silenzio del deputato cilentano eletto con la Lega, non so nemmeno se abbia letto la proposta Calderoli che mortifica proprio aree come il Cilento, ma dai meridionali in maggioranza mi attendo un moto di orgoglio e di verità”.
Come si posiziona Azione Salerno rispetto all’appello all’unità lanciato dal deputato dem Piero De Luca?
“Piero De Luca, il padre presidente della giunta regionale e il Pd hanno dimostrato di essere contro lo sviluppo di Salerno e provincia quando hanno boicottato il Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) che avrebbe garantito centinaia di milioni di euro alla provincia di Salerno. Non vedo quale unità dovremmo costruire: forse sul terzo mandato a De Luca per la presidenza della Regione? Non è una questione che ci riguarda. Se poi sono in grado di confrontarsi sui fatti e proposte concrete siamo disponibili al confronto con loro come con chiunque”.
Terzo mandato, favorevole o contrario?
“Ripeto che è una questione che riguarda il Pd. Personalmente sono contrario a un terzo mandato per qualsiasi carica esecutiva, altra cosa è la rappresentanza politica. Nel caso specifico Enzo De Luca è stato sindaco di Salerno per quasi 20 anni, per altri tre mandati (uno di Mario Biase e i due di Enzo Napoli) ha governato Salerno per interposta persona. Alla Regione è già al secondo mandato. Penso sia abbastanza, che lui abbia diritto a godersi la pensione e i cittadini salernitani e campani a percorrere altre strade”.
Provinciali 2024, come si sta preparando Azione e quale ruolo giocherà?
“Innanzitutto bisogna capire se, quando e come si voterà. Come Azione tenteremo di costruire un’alternativa alla Destra e alla Sinistra e credo che in provincia di Salerno ci sia la possibilità di proporre un progetto politico che vada oltre l’egemonia deluchiana e il populismo parolaio della Destra. Chiaramente dovremo fare i conti con il sistema elettorale che verrà approvato dal Parlamento ma lavoriamo a un’alternativa”.
Provinciali ma anche europee, sarebbe pronto ad una candidatura?
“Sono il segretario provinciale di Azione e non spetta certo a me avanzare un’autocandidatura anche se ne parlammo con Carlo Calenda e Mara Carfagna nei giorni della mia adesione ad Azione. Sicuramente la direzione provinciale di Azione proporrà una presenza salernitana in lista alle elezioni europee anche perché siamo l’unica provincia campana ad aver eletto in parlamentare con l’on. Antonio D’Alessio”.
Terzo Polo, ipotesi tramontata ormai. I due partiti proseguiranno su due traiettorie differenti…
“Credo sia innanzitutto tramontata l’idea di un cammino unitario e di partito unico con Italia Viva. In fondo Renzi ha dimostrato nei fatti e nei comportamenti di non voler sciogliere il suo partito vanificando così il progetto unitario. In Campania, tra l’altro, Italia Viva si muove come una sorta di falange deluchiana…Altra cosa è una casa comune per un elettorato che alla politica chiede un approccio di concretezza sui reali problemi dei cittadini (scuola, sanità, trasporti, servizi alla persona) e su questo la proposta politica di Azione resta l’unica percorribile. Non è una passeggiata ma stiamo lavorando intensamente”.
La lotta tra il presidente De Luca e la segreteria dem Elly Schlein crede possa indebolire il governatore, magari in vista di un terzo mandato?
“Sinceramente questo Pd è dalle mie idee, dalla mia passione per la politica e poco mi interessano le diatribe tra De Luca e Elly Schlein. E ancor meno credo interessino i cittadini”..