Pochi attimi. Tanti sono bastati ad una forte mareggiata per distruggere il sogni di una vita di Kety e Franco, marito e moglie, che a Casal Velino avevano avviato un’attività balneare. È quanto accaduto mercoledì nel centro cilentano costiero e ad essere colpito è stata la struttura del Lido Azzurra Mare, rinomata attività balneare. È la stessa proprietaria Kety Di Marino, molto provata, a parlare: «Il Lido rappresentava la rinascita di Casal Velino – dice – abbiamo investito di tutto, a livello affettivo e a livello economico. Era un lido che prima non aveva nulla, ma io e mio marito l’abbiamo ripreso e negli anni siamo riusciti ad offrire vari servizi. Siamo stati i primi ad avere un defibrillatore nel lontano 2015.
Abbiamo investito sull’animazione, sui servizi e su tutto ciò che di meglio si poteva dare ai nostri clienti che nel tempo ci sono stati vicini. Offrivamo una cucina giornaliera fatta di materie prime di qualità, pesce fresco, prodotti locali che rientrano nella dieta mediterranea. Il Lido Azzurra è una grande famiglia, uno dei pochi dove ci sono i veri valori e oggi in questo momento tragico li stiamo vedendo tutti con la loro vicinanza. Lì c’è tutta la nostra vita – aggiunge – ed oggi è tutto nell’acqua perché le onde ce lo stanno portando via. Sicuramente ci rialzeremo, ma sarà difficile. In tanti ci stanno dicendo che saremo più forti di prima, ma vedere che ogni minuto che passa il mare porta via una tavola o un pezzo della struttura è come perdere un pezzo di noi». Ai gestori del lido sono arrivare la vicinanze e la solidarietà di tantissimi utenti, ma anche del sindaco Silvia Pisapia, che parla di una perdita importante, e della Fiba Campania, la Federazione Italiana Imprese Balneari.
«Queste mareggiate mettono spesso a nudo le grandi criticità delle nostre meravigliose coste regionali – dichiara il presidente regionale di Fiba Confesercenti Raffaele Esposito – dal pomeriggio di mercoledì e per tutta la notte siamo stati in contatto con decine e decine di imprenditori turistici specie della balneazione preoccupati per le sorti della propria azienda minacciata dalle onde. È proprio in momenti come questi che monta la rabbia per i commenti troppo spesso facili verso la categoria – aggiunge il presidente – che al 90% è composta soprattutto da imprese a carattere familiare. La nostra, in un momento terribile per gran parte dei nostri imprenditori, vuole essere una testimonianza, l’ennesima, che nel momento più basso del supporto e della solidarietà di una pubblica opinione, va tutelata e difesa in primis dalle istituzioni locali. È qui che il proprio tessuto economico e sociale può essere facilmente capito, compreso ed aiutato concretamente, perché le persone oneste e i lavoratori del settore balneare trasparenti e virtuosi vanno aiutati in tutti i modi possibili con i fatti». Il pensiero della Fiba Confesercenti va anche nello specifico delle problematiche che oggi i balneari riscontrano quasi ogni giorno: «In questo momento che dura da troppo tempo, non ci spaventano soltanto le mareggiate ma ci spaventano la burocrazia e i cavilli che vorrebbero, così come nel caso triste del Lido Azzurra, spazzare via i sacrifici, il lavoro e la dignità di chi lavora onestamente occupando dietro pagamento piccole porzioni di spiaggia. I problemi – conclude il presidente Esposito sono ben altri».