di Pina Ferro
Favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, intermediazione illecita e sfruttamento di lavoratori con o senza permesso di soggiorno, riduzione in schiavitù e tratta di persone. In 47 il prossimo 17 ottobre compariranno dinanzi alla Corte di Assise del Tribunale di Salerno. Ieri mattina, il giudice per le udienze preliminari Mariella Albarano, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata da procuratore aggiunto Rocco Alfano. Tra coloro che affronteranno il processo ed il dibattimento figura anche il consigliere comunale di Eboli, Pasquale Infante. Stando alle accuse Pasquale Infante, capogruppo del Partito Democratico al Comune di Eboli e di professione commercialista, insieme al marocchino Hassan Amezghal sarebbe stato al vertice dell’organizzazione “specializzata” nel traffico umano di braccianti agricoli dall’Africa alla Piana del Sele. Secondo le indagini della Procura il sodalizio, dopo aver procacciato in Marocco persone disposte a pagare per ottenere un permesso di soggiorno, anche con l’intermediazione di altre persone residenti in Francia e Belgio, era in grado di generare, attraverso imprenditori agricoli, le domande flussi periodicamente inviate al Ministero dell’Interno, la cui gestione veniva poi affidata ad un commercialista ebolitano. Il pagamento delle somme pattuite avveniva in Marocco, dove i migranti consegnavano il denaro ad altri sodali dell’organizzazione. Nella maggior parte dei casi, una volta che il migrante giungeva in Italia con regolare visto emesso a seguito di una richiesta nominativa di assunzione avanzata da uno degli imprenditori collusi, la procedura non veniva completata con la sottoscrizione del contratto di lavoro.