Erika Noschese
Si è concluso con un nulla di fatto l’incontro tenutosi ieri mattina presso il comando della polizia municipale di Salerno per la vicenda del trasferimento del capolinea di via Ligea. Un incontro dai toni poco placati tra i rappresentanti delle varie sigle sindacali, tra cui Filt Cis, Fit Cgil – rappresentati da Valentina Fontana – e Uil Trasporto, l’ingegnere Gianluca Serpico in rappresentanza dell’azienda Busitalia Campania, l’architetto Valerio De Filippo a cui è ststo affidato il compito di progettare l’intera planimetria del capolinea di via Vinciprova e l’ingegnere Elvira Cantarella, in rappresentanza dell’ente comunale. Alla base delle polemiche, le perplessità circa l’effettiva capienza degli autobus all’interno di via Vinciprova ed i “responsabili” della scelta, inizialmente addossati all’azienda che si occupa del trasporto pubblico e successivamente al Comune di Salerno. I sindacati sono irremovibili: la sicurezza dei lavoratori prima di tutto, ragion per cui senza il rispetto delle normative vigenti in materia battaglieranno per evitare il trasferimento da via Ligea a via Vinciprova. L’area, attualmente, non riuscirebbe a contenere gli autus già in sosta più le nuove linee e i pullman della Sita. I sindacati, nel corso dell’incontro di ieri, avrebbero presentato dei numeri all’azienda circa il totale degli autobus che andrebbero a sostare in via Vinciprova. Numeri che, invece, non corrisponderebbero a quelli in possesso di Busitalia, motivo per il quale è stato disposto un nuovo incontro che dovrebbe tenersi in settimana proprio per chiarire la questione numerica, prima di procedere ad eventuali lavori finalizzati alla messa in sicurezza del capolinea. Da tenere in considerazione, per le norme di sicurezza, la lunghezza degli stalli; container per bagni pubblici, dipendenti, disabili e donne; parcheggio riservato ai dipendenti. «Abbiamo chiesto all’azienda di rispettare le normative relative alla sicurezza e abbiamo manifestato la nostra perplessità riguardo al numero di autobus che possono entrare, ribadendo la nostra posizione sindacale, rispetto a tutte queste necessità. Noi non siamo intenzionati a demordere sulle esigenze dei lavoratori», hanno dichiarato i sindacati che si dichiarano pronti a qualsiasi soluzione ma nel rispetto delle norme per la sicurezza dei lavoratori. La data del 2 luglio per il trasferimento sembra ad un passo dallo slittare poiché mancherebbero i tempi tecnici per i lavori di rifacimento dell’area, tenendo anche in considerazione il progetto che sarà presto realizzato dall’architetto Di Filippo. Solo dopo la verifica effettiva del numero di autobus che saranno trasferiti, i dipendenti decideranno il da farsi insieme ai sindacati, fermo restando la loro intenzione di prendere le distanze da qualiasi decisione aziendale anche senza il rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza. L’ingegnere Cantarella, dal canto suo, preme affinché i dipendenti siano tutelati e attende risposte certe da parte di Busitalia.