di Andrea Pellegrino
«Rivedere il Pip Nautico di Salerno». La proposta è di tre consiglieri comunali di maggioranza che ieri pomeriggio, al circolo canottieri Irno, hanno illustrato la loro idea al sindaco Napoli e all’assessore Mimmo De Maio, in un incontro – confronto, anche con alcuni operatori del settore. Corrado Naddeo, Leonardo Gallo e Antonio D’Alessio, supportati anche dal consigliere comunale Sara Petrone (Progressisti per Salerno), hanno ribadito la necessità di rivedere le previsioni dell’aggiornamento del Puc – prossimo all’approvazione – reinserendo il capitolo “San Matteo” tra le opere strategiche della città di Salerno. «Le condizioni ci sono tutte», per Corrado Naddeo (Campania Libera) che spiega: «Salerno è una città che attrae perché al centro tra due coste. Le sole imbarcazioni presenti sulla nostra costa potrebbero usufruire del Pip nautico di Salerno. Ma intravedo anche sviluppi extraprovinciali e addirittura extraregionali». Punzecchia velatamente, ma non troppo, il sindaco Vincenzo Napoli, il consigliere comunale dei Moderati per Salerno, Leonardo Gallo: «Si parla tanto di puntare sul turismo. Bene, iniziamo dalla nomina di un assessore al turismo». Conti alla mano l’assessore all’urbanistica Mimmo De Maio parla di un investimento da 30 milioni di euro, ridotto di circa la metà secondo la proposta dei tre consiglieri comunali. Attende risposte concrete il primo cittadino Enzo Napoli: «Purtroppo occorre un bagno di realismo. La volontà amministrativa c’è fino in fondo: noi vorremmo realizzare il Pip nautico per come è stato immaginato ma è stato immaginato in un momento a ridosso del quale il settore della nautica è crollato verticalmente. Verificheremo se ci sono degli interessi, delle possibilità e seguiremo il ragionamento per vedere fin dove arriviamo altrimenti abbiamo la possibilità di recuperare quell’area in altri modi». Dunque tempo qualche altra settimana poi si deciderà. Entro fine mese prossimo l’aggiornamento del Puc potrebbe approdare all’esame dell’aula consiliare. E sarà, viste le premesse, una sfida non semplice per Napoli e la sua amministrazione comunale.