di Arturo Calabrese
Gli ultimi movimenti a Capaccio Paestum parlano di una nuova maggioranza. Non un sostegno allargato al sindaco Gaetano Paolino, ma un vero e proprio nuovo gruppo di consiglieri che comprende parte dei vincitori eletti nelle urne di maggio e parte della minoranza che da quelle stesse urne è uscita.
Il consiglio comunale del 3 dicembre scorso è stato molto chiaro sotto questo punto di vista. I sette dissidenti Angelo Quaglia, presidente del consiglio, Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Gianmarco Scairati ed Eustachio Voza non hanno visto passare la mozione di sfiducia presentata ai danni del sindaco. Insieme a loro ha votato favorevole soltanto Simona Corradino, unica rimasta in minoranza. Fedeli a Paolino sono rimasti Adele Renna, Luca Sabatella e Pamela Volpe. Quest’ultima, però, in un primo momento aveva firmato insieme ai dissidenti di cui sopra un monito nei confronti del primo cittadino per poi ritirarsi dopo poco meno di 24 ore. Da tenere a mente questo elemento.
Tra gli eletti in minoranza, ad esclusione della già citata, si sono tutti astenuti, compreso il consigliere eletto con Forza Capaccio Paestum Domenico “Mimmo” De Riso. Altro nome da ricordare. Su questi due, Volpe e De Riso, c’è quella che pare a tutti gli effetti essere una coincidenza che ha anche a che fare con le date. Il primo dicembre scorso, e quindi a due giorni dal consiglio sulla mozione di sfiducia, la partecipata Paistom assume nuovo personale. Nell’elenco si trovano diversi nomi e tra essi anche Felice Caroccia e Antonella Marino: il primo è il marito del consigliere Volpe, la seconda è la moglie del consigliere De Riso. Una coincidenza, certo, ma sta di fatto che entrambi nel giro di poco tempo hanno cambiato la propria posizione.
Pamela Volpe era tra i primi firmatari e poi si è sfilata, De Riso da oppositore ha scelto di astenersi rispetto alla mozione di sfiducia. Il voto di entrambi ha di fatto salvato la poltrona di Gaetano Paolino, fino a quel punto particolarmente in bilico. Caroccia, marito del consigliere Volpe, e Marino, moglie del consigliere De Riso, sono stati assunti dalla partecipata, realtà gestita dall’ente pubblico. Insomma, sono azioni che riguardano tutti i cittadini dato che sono in ballo proprio i soldi, in questo caso, degli abitanti di Capaccio Paestum.
Ma non è tutto: i collegamenti, recenti e passati, tra Paistom e consiglio comunale non sono finiti. Tra i dipendenti della partecipata vi è anche tale Eugenio Guglielmotti, marito del consigliere di maggioranza Adele Renna, in profumo di promozione in giunta nel ruolo di vicesindaco.
Quindi, a conti fatti, tre consiglieri del comune di Capaccio Paestum, e non è più errato inquadrarli tutti in maggioranza, hanno il proprio coniuge dipendente della partecipata. Due di essi lo sono da poco tempo, per la precisione dal primo dicembre e cioè due giorni prima del suddetto consiglio, mentre l’altro è quasi un veterano.
La Paistom, inoltre, sarà al centro del prossimo consiglio comunale che si terrà il 23 dicembre. Domenico “Mimmo” De Riso, Adele Renna e Pamela Volpe, dunque, dovranno abbandonare i lavori essendo loro in conflitto di interesse in quanto i coniugi sono dipendenti della partecipata.
Sarebbe da evocare la moralità di kantiana memoria come d’uopo dovrebbero essere le dimissioni di uno dei due coniugi dai ruoli rivestiti, ma la legge morale, purtroppo, è rimasta solo sui libri di scuola.





