di Andrea Pellegrino
La confusione regna sovrana in Forza Italia che tiene in «ostaggio» anche i possibili alleati di una coalizione che dovrebbe essere alternativa all’attuale governo della città. Ad oggi, a conti fatti, mancherebbero progetto e candidato sindaco. Ma se alcuni partiti del centrodestra hanno già delineato la loro strategia, ed il loro piano B, i forzisti brancolano nel buio. L’ultimatum arriva dal movimento Noi con Salvini, rappresentato a Salerno città da Rosario Peduto, pronto a calare il suo nome, se entro fine d’anno, Forza Italia non sancirà la sua linea. Nonostante l’intesa tra Volpi e Carfagna, a Salerno città nulla è stato messo in pratica. A partire dalla rosa dei nomi che sarebbero dovuti essere al centro, poi, del confronto con gli alleati e quindi anche con il movimento di Salvini. Ed invece, a quanto pare, anche le ultime settimane e gli ultimi incontri si sarebbero conclusi con un nulla di fatto. Il problema sarebbe tutto interno a Forza Italia, il cui livello provinciale non riconoscerebbe proprio del tutto il suo delegato cittadino Raffaele Adinolfi, impegnato con tutte le sue forze a raggiungere una intesa quanto più larga sia. Così, paradossalmente, capita che la linea Adinolfi sia sconfessata da Fasano&co e di conseguenza la linea del coordinamento sia messa in crisi da “fuoco amico”. In pratica, il corto circuito sarebbe tutto in seno a Forza Italia, impossibilitata ad esprimere un proprio candidato, a causa di veti incrociati, difficili da superare. C’è chi auspica un intervento della Carfagna che però, a sua volta, dovrebbe fare i conti con il patto di Bologna, includendo così nel perimetro delle trattative anche i Fratelli d’Italia che su Salerno hanno già – e rivendicano – Antonio Iannone candidato sindaco. Così che, se dovesse scendere in campo, l’ex ministro sarebbe costretta a seguire uno scacchiere nazionale che – secondo le pedine già posizionate – prevederebbe la città di Salerno in capo a Fratelli d’Italia che lascerebbero, così, campo libero a Forza Italia a Napoli.
Un accordo nazionale o regionale, in sintesi, dovrebbe vedere una coalizione stretta e compatta intorno all’ex presidente della provincia di Salerno Antonio Iannone.
Ed Edmondo Cirielli mira proprio a questo. Tant’è che Fratelli d’Italia avrebbe spostato le trattative direttamente sul tavolo regionale, abbandonando ogni incontro a Salerno, dopo i primi tentativi messi in campo dal presidente provinciale Michele Cuozzo. Intanto prosegue la sua corsa solitaria, con la speranza di aggregare quante più forze politiche possibili, Roberto Celano, che dalla sua, oltre la sua associazione “Attiva Salerno” ha anche il Nuovo Psi di Antonio Fasolino. «Se la coalizione del centrodestra dovesse andare spaccata alle urne – tuona Rosario Peduto del movimento Noi con Salvini – la responsabilità, considerati i fatti allo stato, sarebbe solo ed esclusivamente di Forza Italia. Attendiamo altre poche settimane, poi scenderemo in campo con il nostro candidato sindaco».