di Erika Noschese
No all’addio del dottor Severino Iesu. Cittadinanza Attiva e Tribunale per i Diritti del Malato scendono in campo dopo la decisione dei vertici aziendali del Ruggi d’Aragona di salutare, definitivamente, il noto cardiochirurgo. “La cardiochirurgia del presidio Ruggi, conosciuta da tutti i salernitani come la torre del cuore, rischia di perdere il suo migliore rappresentante: il dottor Iesu che, nella scia dell’operato del professore Di Benedetto, ha portato la cardiochirurgia a livelli di qualità tali da porla ai livelli nazionali , europei e mondiale(con un brevetto accettato da una multinazionale), senza dimenticare per questo, il legame col popolo e con i pazienti più fragili e gravi e col duro e costante lavoro della sala operatoria – hanno dichiarato Margaret Cittadino, Maria Grazioso e Pasquale Trotta – Ogni dipendente del San Leonardo e ogni cittadino salernitano sa quante volte il dottor Iesu,al momento di smontare dopo una giornata di sala operatoria,al vedere un paziente sofferente sia tornato al tavolo operatorio anche per ore. Noi tutti sappiamo come sia uno dei pochi cardiochirurghi ,insieme alla sua squadra(medici,infermieri e operatori sanitari)a garantire interventi sull’arco aortico (difficilissimi)veloci ed efficaci. Non possiamo permettere che un professionista con queste capacità umane e professionali ,vada via per un proba di potere,di malintesa gestione del territorio e di arroganza politica , di una mancanza di strategia del direttore generale e del disprezzo dei bisogni del territorio”. Cittadinanza Attiva e Tribunale per i diritti del Malato aveva già denunciato le anomalie e i rischi di una seconda cardiochirurgia, per i conflitti e l’uso anomalo delle risorse mentre si conoscevano i punti critici: pochi posti letto in terapia intensiva invece una seconda cardiochirugia ha raddoppiato l’uso di risorse senza incidere sulle criticità,tanto è che interventi seri e urgenti sono in attesa per la carenza di posti letto in terapia intensiva. “Un malinteso senso del potere (arrogante) sta portando alla scelta, per ruoli fondamentali (per es, responsabile di Terapia intensiva) di professionisti non in linea con gli elevati standard raggiunti e al non riconoscimento del ruolo che merita al dottor Iesu , ed ad altri professionisti – hanno aggiunto – Così per non vedere il declino della cardiochirugia il dottor Iesu andrebbe via. Le proposte di altri incarichi prestigiosi e ben pagati non mancano ma noi cercheremo di impedire questo ennesimo scempio”. Da qui l’appello ai cittadini di intervenire in qualsiasi modo, attraverso mail e telefonate ai vertici del Ruggi, a tutela della torre cardiologica e affinché si possa un passo indietro sulla posizione di Severino Iesu e di chiedere un intervento del governatore De Luca. Proprio nei giorni scorsi, attraverso queste colonne, abbiamo anticipato quanto accade negli ambienti ospedalieri: nel mese di settembre dovrebbe essere comunicato l’addio di Severino Iesu anche se, per ora, nulla è ancora definitivo che avrebbe ricevuto un’importante offerta di lavoro già.