di Andrea Pellegrino
Due ore di discussione per definire i nuovi indirizzi per la nomina e la revoca dei rappresentanti presso le società provinciali e partecipate. Insomma per imporre il potere di revoca al presidente della Provincia di Salerno di revocare i manager ed i consigli d’amministrazione, una volta venuto meno “il rapporto di fiducia”. All’attenzione dell’assise, sostanzialmente, questo è stato il tema cardine della giornata che ha visto anche un acceso botta e risposta tra maggioranza ed opposizione. In pratica tra chi ha governato fino a qualche mese fa Palazzo Sant’Agostino e chi è subentrato oggi. Il provvedimento nello specifico fornisce al presidente gli elementi per poter procedere ad un cambio della guida delle società provinciali ed anche delle partecipate. Con la modifica di un articolo del regolamento si è imposto che la revoca può avvenire anche venuto meno il rapporto di fiducia con il presidente. In pratica si è utilizzato lo stesso metodo già consolidato per gli incarichi politici. L’obiettivo principale allo stato è il rinnovo dei vertici di Ecoambiente (oggi guidata da Mario Capo) e di Arechi Multiservice (che vede al vertice Marcello Feola), due società a totale capitale pubblico. Al vaglio, poi, così come annuncia lo stesso Canfora ci sono i bilanci presentati dalle società. «Dobbiamo accertare la veridicità di questi bilanci», dice il presidente che non esclude un’attenta valutazione delle finanze delle diverse partecipate. Un esempio su tutti, afferma: «Arechi Multiservice riceve 10 milioni ed 800mila euro dalla Provincia per la gestione delle strade (1000 km) e degli istituti scolastici. Ebbene 6 milioni e 800 mila euro servono solo per i dipendenti mentre per la reale gestione dei servizi restano appena 3 milioni. Questo mi pare assurdo e questo andrà verificato». Entro quarantacinque giorni Canfora potrà procedere a formalizzare i nuovi assetti, seppur a quanto pare gli assetti dovrebbero essere ricomposti già nelle prossime ore. «Avreste dovuto far presentare le dimissioni», dicono dalla maggioranza alla proposta di rinvio della delibera giunta dal gruppo dei Fratelli d’Italia. Anche da Roberto Celano del Nuovo centrodestra la richiesta di revisione di alcuni punti della proposta. Respinti, invece, gli emendamenti presentati da Roberto Monaco, capogruppo di “Provincia moderata e riformista” che aveva proposto piccoli aggiustamenti ad alcuni punti dell’atto. «Proposte non accoglibili» per Mimmo Volpe protagonista anche di un antipatico siparietto con il collega Monaco che ha costretto lo stesso Canfora a redarguire il sindaco di Bellizzi. Il tutto sotto la regia di Nello Mastursi (componente della segreteria regionale del Pd) che direttamente dal pubblico indirizzava i suoi sotto gli occhi spazientiti del presidente. Dieci sì e sette no, infine, hanno dato via libera al terzo punto iscritto all’ordine del giorno del consiglio provinciale di ieri. «Esprimo la soddisfazione mia e dell’intera amministrazione – ha commentato Giuseppe Canfora – per l’approvazione dei nuovi indirizzi per la nomina negli Enti partecipati, fondamentalmente diversi da quelli della precedente Amministrazione. Anche alla luce della nuova strutturazione della Provincia si rende indispensabile il rapporto di fiducia fra il presidente e il nominato in sua rappresentanza. La grande responsabilità che ci è assegnata nella gestione di risorse pubbliche, peraltro sempre più esigue, destinate a servizi decisivi per la qualità della vita dei cittadini, impone una completa sintonia fra l’Amministrazione e chi la rappresenta nelle società partecipate. Anche per questo nei giorni scorsi ho chiesto pubblicamente ai rappresentanti della Provincia negli enti, nominati dalla passata gestione, di fare un passo indietro e rassegnare le dimissioni. Dunque ancor di più oggi, alla luce della nuova decisione del Consiglio provinciale, rinnovo con più forza il mio invito». Ed ora, dunque, spazio alle nomine a Palazzo Sant’Agostino. Per lo statuto e le linee programmatiche, invece, ci sarà ancora tempo.