«Le condizioni del campetto di San Leo, un tempo era un campo di calcio con spogliatoi e tribuna, oggi nel degrado totale e dimenticato». La denuncia arriva da Rita Peluso, attivista salernitana che da tempo ormai accende i riflettori sul degrado in cui versa il capoluogo di provincia e proprio la donna annuncia che è stato chiesto l’intervento del Comune che avrebbe risposto che è stata fatta una perizia che ha rilevato dissesto idrogeologico ma «al momento non ci sono soldi per intervenire. «Da quanti anni è in queste condizioni, perché l’amministrazione comunale, da quando c’era l’ex sindaco emerito ed eterno (è stato abbandonato già da allora) non è mai intervenuta? Da quando l’amministrazione è a conoscenza del dissesto? Perché non ha fatto nulla per recuperare questo spazio, pulirlo e restituirlo ai cittadini?», ha detto ancora la Peluso. Oggi, i residenti di Canalone hanno chiesto di utilizzare quest’area come parcheggio ma per ora non sarebbe fattibile proprio a causa dei tanti problemi emersi e del rischio che si correrebbe. «Tutta Salerno merita rispetto, dignità, tutta la città và rivalutata, riqualificata, restituita con pari risorse e opportunità dal centro fino alla zona orientale, nessun quartiere deve essere abbandonato, lasciato nel degrado – ha poi aggiunto l’attivista salernitana – Normale che chi può scappa, in trent’anni abbiamo una città tutta nel degrado, senza attenzione, opportunità di lavoro, futuro, si esaltano (in peggio, in modo devastante) solo determinati punti, solo ed esclusivamente per mera propaganda elettorale, per pochi e fare illudere di chissà quali grandi cose, più grandi d’Europa si stiano facendo!
Salerno merita in tutta la sua estensione dignità e rispetto, Salerno è una città antichissima, un tempo definita “Salerno Opulenta”, oggi è svuotata, snaturata, ha perso la sua anima storica, culturale, artistica, tradizioni, il mare, la costa, il golfo meraviglioso, le colline per l’esaltazione e arricchimento di pochi! Salerno è sempre stata una citta a vocazione turistica, non aveva certo bisogno di lampadine industriali o di qualità architettoniche che non hanno nulla da spartire con Salerno».
er.no