«Un pensiero sulla giunta: Mi è sembrato strano il fatto che ci siano 6 assessori in una logica di 2 assessorati. È venuto fuori, poi, il fido Fulvio (Bonavitacola, ndr) mentre ci si aspettava come detto in campagna elettorale di un vicepresidente donna ed un vicepresidente che doveva far sognare. Il 95 per cento delle deleghe e quindi della spesa regionale è nelle mani del presidente e del vicepresidente, il fido Fulvio». Stefano Caldoro annuncia un “atteggiamento responsabile come opposizione” ma non risparmia attacchi ai suoi ex colleghi di maggioranza. O meglio a coloro che «la sera prima delle presentazione delle liste hanno cambiato casacca». «Questi – dice l’ex governatore – sono aspetti che non nobilitano la politica e noi condanniamo coloro che sono passati da una parte all’altra improvvisamente alternando così il risultato elettorale definitivo». Poi la risposta a De Luca su Bagnoli: «Le firme sono mie e semmai l’avviso di garanzia su Città della Scienza lo rischio io». Ed infine sulla sanità: «Perderemo 180 milioni di euro sul fondo sanitario per una decisione presa dalle regioni alcuni giorni fa. Noi abbiamo perso tempo con l’insediamento. Non eravamo presenti al momento della decisione, forse perché il presidente era impegnato con i suoi avvocati. Questa decisione penalizza i nostri cittadini sulla salute».
(andpell)