Cadavere in un casale abbandonato, è Marzia? - Le Cronache
Cronaca

Cadavere in un casale abbandonato, è Marzia?

Cadavere in un casale abbandonato, è Marzia?

di Erika Noschese

Potrebbe essere stato ritrovato il corpo di Marzia Capezzuti, la 29enne originaria di Milano ma residente a Pontecagnano Faiano scomparsa la notte tra il 7 e l’8 marzo. Ieri mattina, i carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Salerno, diretti dal tenente colonnello Luigi Aureli, supportati dagli uomini del Ris e dai militari della Compagnia di Battipaglia, guidata dal capitano Samuele Bileti, hanno passato al setaccio i boschi di San Benedetto in località Faiano di Pontecagnano, la città dove la giovane viveva prima di scomparire nel nulla. Il corpo, in evidente stato di decomposizione, è stato rinvenuto in un casolare abbandonato in Via dello Statuto, strada secondaria che passa per Faiano e conduce a Montecorvino Rovella. Impossibile, al momento, stabilire a chi possa appartenere quel corpo senza vita. Il Comune di Pontecagnano Faiano ha provato ad agire con il massimo riserbo e sul posto, oltre alle forze dell’ordine, anche l’agenzia funebre Ligurso che ha condotto il cadavere presso l’obitorio dell’ospedale di Battipaglia dove saranno effettuati tutti gli esami per dare un nome a quei resti umani, gettati e abbandonati senza dignità alcuna, nel silenzio e nel disprezzo. Tante le domande senza risposta: da quanto tempo quel corpo è lì? Chi ha portato i resti, verosimilmente di Marzia, in quel casolare abbandonato? Soprattutto, stando a quanto emerso fino ad ora bisognerà capire perché sul materasso, unico oggetto presente in quella casa di campagna, senza corrente né acqua potabile vi era del liquido fresco. Al momento, tanti gli interrogativi a cui la Procura proverà a dare risposta, aprendo un nuovo capitolo in questa triste vicenda dai contorni troppo oscuri. Di certo si sa che Marzia non ha avuto una vita facile: i genitori vivono a Milano: la 29enne aveva lasciato la città dopo aver conosciuto in chat il fidanzato ma solo dopo che la Procura che ha avviato un’indagine per iscrivere alcuni sospettati nel registro degli indagati i genitori avrebbero appreso dalla scomparsa della ragazza: infatti, non la sentivano da diversi mesi per volontà di Marzia che aveva scelto di non rispondere più alle telefonate di amici e parenti. Una storia d’amore trasformatasi presto in un incubo senza via d’uscita, andando incontro alla morte; la 29enne era fidanzata ma il compagno sarebbe deceduto poco dopo, in circostanze non del tutto chiare. Nonostante ciò non aveva lasciato l’abitazione, vivendo ancora con la suocera e la cognata e i rispettivi mariti ma, stando a quanto raccontano alcuni testimoni, la giovane era costretta ad una vita di schiavitù e a prostituirsi mentre la famiglia del suo ex fidanzato teneva per sè la sua pensione di invalidità pari a circa 800 euro. Nel 2019 la denuncia per percosse e proprio in quel periodo alcuni testimoni raccontano di aver visto Marzia camminare a malapena, brutalmente picchiata forse proprio dal suo compagno. La Procura di Salerno ha aperto una inchiesta e ha iscritto nel registro degli indagati 5 persone, accusate di omicidio e occultamento di cadavere: tra questi la suocera, la cognata, il marito e il figlio di questi ultimi, nonché un titolare di un’autofficina della zona. Sarà ora il test del Dna a chiarire se il cadavere rinvenuto appartiene alle 29enne. Dalla Procura, per ora, nessuna parola in merito a questi ultimi episodi. L’estate scorsa già un primo tentativo, poi fallito, da parte delle forze dell’ordine che avevano scavato in un terreno vicino alla casa popolare in cui la giovane viveva con il fidanzato e la famiglia di lui, in via Verdi di Pontecagnano Faiano. Solo nei prossimi giorni saranno chiariti alcuni aspetti ma per il momento resta il dubbio: è di Marzia Capezzuti il cadavere rinvenuto ieri? Chi l’ha uccisa e perchè quel crudele gesto disumano? La pm titolare dell’inchiesta, Licia Vivaldi, indaga per omicidio con occultamento di cadavere.