Borrelli: Traffico di rifiuti, emergenza - Le Cronache Ultimora
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Borrelli: Traffico di rifiuti, emergenza

Borrelli: Traffico di rifiuti, emergenza

di Erika Noschese

L’incendio nella zona militare di Persano, che a fine luglio ha interessato i rifiuti oggetto di una inchiesta per traffico illecito di rifiuti tra Campania e Tunisia, è stato «sicuramente di origine dolosa, perché sono stati rilevati più punti di innesco». È quanto emerso, in sintesi, ieri dall’Audizione alla Camera dei Deputati sulle Ecoreati, nell’ambito del filone d’inchiesta relativo all’analisi dei traffici internazionali di rifiuti, con particolare riferimento a quelli in uscita verso altri Paesi. Nel corso dell’audizione il Procuratore Borrelli ha spiegato di aver «trasmesso una relazione questa mattina (ieri per chi legge, ndr) concernente i fatti pubblici immediatamente percebili. I rifiuti vengono stoccati sulla base di un’intesa tra la regione Campania e il ministero della Difesa in una zona militare, che però costituisce un ampio comprensorio recintato, videosorvegliato unicamente nella porzione concernente il cancello di ingresso, quindi accessibile senza particolari difficoltà. Non è neanche una zona sorvegliata militarmente, non c’è una ronda di sentinella che passa per i confini dell’area militare. L’incendio, dagli accertamenti che abbiamo fatto, appare essere un incendio doloso perché sono stati rilevati più punti di innesco». In sintesi, dunque, si tratta di una «zona accessibile sera particolari difficoltà». Il procuratore ha quindi chiesto che la sua audizione sui fatti di Persano fosse secretata. La seduta, cominciata alle 13.30, è “sospesa” al pubblico proseguendo così a porte chiuse. Dal canto suo, il deputato Jacopo Morrone, presidente della “Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari” ha spiegato che in Campania la situazione appare emergenziale. «Dopo le audizioni del procuratore della Repubblica del Tribunale di Salerno Giuseppe Borrelli sui traffici internazionali di rifiuti e del procuratore della Repubblica del Tribunale di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone sul sistema di smaltimento dei rifiuti in Campania, appare sempre più urgente una revisione del quadro di tutela penale dell’ambiente. A circa un decennio dall’ultima riforma in materia ambientale, introdotta con la legge 68/2015, è inderogabile effettuare un ripensamento del sistema normativo vigente che tenga conto delle pesanti criticità rilevate, sia sul fronte del controllo operato dagli addetti del settore che degli esiti dell’attività giurisprudenziale. Oltre a una velocizzazione della trattazione dei processi sulle tematiche ambientali, come emerso oggi, la Commissione è stata sensibilizzata sulla necessità di un incremento generale di personale specializzato in materia ambientale sia nell’ambito delle Forze dell’Ordine che in quello della Magistratura e delle amministrazioni dedicate», ha spiegato il deputato. Da Palazzo San Macuto la conferma che in merito alle «criticità del sistema rifiuti campano la Commissione ha aperto uno specifico “filone”. Dalle audizioni, ma anche dalle missioni effettuate emergono deficit e ritardi nel settore dello smaltimento e del trattamento dei rifiuti che non solo rappresentano un severo danno per alcune porzioni di territorio di quella regione e per i residenti ma, a quanto pare, fungono da calamita per attività criminali e per l’insediamento delle organizzazioni malavitose sotto diverse forme. Il quadro è davvero preoccupante anche prendendo ad esempio l’ultimo episodio del rogo avvenuto il 30 luglio scorso dei rifiuti stoccati all’interno del comprensorio militare di Persano dopo essere rientrati dalla Tunisia dove erano stati esportati illecitamente negli anni scorsi».