La lista di Noi Moderati per le prossime elezioni regionali, a Salerno, è ormai pronta e i candidati saranno presentati in occasione del congresso provinciale, in programma a settembre. A dirlo Pino Bicchielli, vice presidente del gruppo Noi Moderati alla Camera dei Deputati e presidente della Commissione Dissesto idrogeologico e rischio sismico.
Presidente Bicchielli, un’estate drammatica dal punto di vista degli incendi: i rioni collinari della città particolarmente colpiti…
«È un’estate che ha lasciato ferite profonde. Le immagini dell’incendio sul Monte Stella raccontano molto più di un semplice evento naturale: raccontano anni di incuria, la mancanza di manutenzione e, soprattutto, l’assenza di una seria politica di prevenzione. Dove oggi ci sono fuoco e fiamme, domani potrebbe esserci una frana. Il mio pensiero va ai cittadini scesi in strada, preoccupati per le loro case. Scene che colpiscono nel profondo. Un ringraziamento sentito va ai vigili del fuoco e a tutto il personale impegnato con grande dedizione in condizioni durissime. E desidero rivolgere un plauso particolare al prefetto Francesco Esposito, che ha dimostrato prontezza, competenza e una costante attenzione verso i problemi della provincia. La sua presenza sul territorio è un punto di riferimento istituzionale prezioso. Ma non possiamo limitarci a intervenire quando le fiamme sono già visibili: è urgente investire in prevenzione, monitoraggio, pulizia dei valloni e coinvolgimento delle comunità locali. Serve una strategia duratura, non l’ennesima rincorsa all’emergenza, ma il Comune e la Regione hanno dimostrato per l’ennesima volta tutta la loro inadeguatezza».
Salerno allagata: lei parla di prevenzione e manutenzione. Cosa non funziona, secondo lei, qui?
«Il problema è strutturale. A Salerno bastano poche ore di pioggia per ritrovarsi con strade allagate, negozi danneggiati, cittadini bloccati. E siamo ancora in estate. Immaginiamo cosa accadrà con l’arrivo dell’autunno. Le caditoie non sono elementi decorativi, ma infrastrutture fondamentali. Se non si fa manutenzione, salta tutto il sistema. Ogni anno questa amministrazione ripete lo stesso errore: si aspetta il disastro per correre ai ripari. È un approccio miope, che non possiamo più permetterci. La parola chiave è prevenzione: programmazione, interventi costanti, capacità di anticipare i problemi. E lo ribadisco anche come presidente della Commissione sul rischio idrogeologico: prevenire costa meno che ricostruire, e tutela davvero i cittadini. Non escludo audizioni specifiche per approfondire le gravi carenze in materia di sicurezza urbana. Intanto, esprimo la mia solidarietà agli operatori commerciali colpiti e a tutti i salernitani costretti a convivere con l’incertezza. Le istituzioni locali devono assumersi le proprie responsabilità. Una città moderna si riconosce anche dalla capacità di garantire strade sicure e servizi essenziali, non solo da slogan o progetti sulla carta».
Regionali: prende quota il nome di Mara Carfagna candidata alla Presidenza della Regione Campania…
«Il nome di Mara Carfagna rappresenta una proposta di alto profilo. È una figura di grande esperienza, che ha sempre dimostrato serietà, competenza e rispetto delle istituzioni. La sua candidatura resta in campo e rimane la nostra offerta per la coalizione. Allo stesso tempo, se dal tavolo nazionale dovesse emergere la candidatura del vice ministro Edmondo Cirielli, Noi Moderati garantirà il massimo sostegno. Cirielli è un uomo delle istituzioni, con esperienza, visione e un legame autentico con la sua terra. Sarebbe un candidato autorevole e lo dico da due anni. Ma al di là dei nomi, la cosa più importante è che il centrodestra resti compatto. Le Regionali sono una sfida cruciale e il centrodestra ha sempre dimostrato di saper vincere quando è unito. Noi Moderati in provincia di Salerno, intanto, ha consolidato il proprio ruolo: siamo una forza determinante, come dimostrano i risultati nelle recenti tornate elettorali, le importanti adesioni di questi ultimi mesi, l’importante adesione del consigliere provinciale Giuseppe del Sorbo a cui seguiranno importanti adesioni anche nelle prossime settimane. In Campania daremo il nostro contributo con idee, energie e candidati credibili. La Campania merita sicuramente di più: sviluppo, lavoro, legalità. E noi siamo pronti a fare la nostra parte, e la faremo».
A che punto è la lista per le regionali in provincia di Salerno?
«Siamo a un ottimo punto. La lista di Noi Moderati per la provincia di Salerno è praticamente pronta, grazie al lavoro sinergico del segretario regionale Gigi Casciello e del segretario provinciale Luigi Cerruti che stanno coordinando un percorso serio e inclusivo insieme a tutti i coordinatori zonali e cittadini del partito. La squadra sarà composta da donne e uomini di qualità, amministratori locali, dirigenti di partito, professionisti riconosciuti. Siamo particolarmente orgogliosi di poter contare, poi, sulla presenza di Filomena Lamberti, figura di rilievo nazionale nella lotta contro la violenza di genere, simbolo di coraggio e impegno civile. Presenteremo ufficialmente tutti i nostri candidati in occasione del congresso provinciale, previsto per la fine di settembre. Sarà il momento per raccontare la nostra visione per la provincia di Salerno, per la Campania e per testimoniare la crescita continua del nostro movimento sul territorio«.
Lei è stato in missione ad Ischia con la Commissione: i dati sui territori a rischio sono allarmanti…
«Quella missione ha confermato ciò che purtroppo già sappiamo: viviamo su un territorio bellissimo, ma estremamente fragile. In Campania il 100% dei comuni è a rischio idrogeologico, a livello nazionale si parla del 94%. Parliamo nel Paese di oltre mille miliardi di euro di patrimonio immobiliare esposto al rischio alluvione, con 3 miliardi di perdite annue attese. Ma dietro le cifre ci sono le persone: famiglie che perdono la casa, imprese che chiudono, comunità che restano isolate. Il rischio climatico non è solo un problema ambientale, ma un fattore di instabilità economica e sociale. Quando una casa viene allagata, si danneggia non solo chi ci vive, ma l’intero sistema: il valore dell’immobile crolla, le banche registrano perdite, la collettività paga i costi. Dobbiamo smettere di costruire dove non si può e iniziare a rinaturalizzare. Le soluzioni basate sulla natura, come i bacini di contenimento naturali e il ripristino dei boschi, sono strumenti concreti per ridurre i rischi. Occorre sicuramente anche un sistema assicurativo più efficiente e un coordinamento istituzionale forte. Come Commissione continueremo a vigilare, audire, proporre. La sicurezza del territorio con questo governo e questa maggioranza è tornata al centro dell’agenda politica nazionale».
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«Il Cilento è una terra meravigliosa, la legalità non può essere un’eccezione ma la regola». Parla così Pino Bicchielli, coordinatore del comitato di inchiesta Sistema Cilento con particolare riguardo all’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Dopo oltre 15 anni, l’omicidio del sindaco pescatore potrebbe essere ad una svolta e il 16 settembre prossimo inzierà il processo a carico degli imputati. Il deputato salernitano ha annunciato che a settembre riprenderanno le audizioni mentre è a buon punto la rfelazione finale.
Il prossimo 16 settembre il processo Vassallo. C’è una Commissione di inchiesta che lei ha fortemente voluto…
«Sì, il Comitato “Sistema Cilento e omicidio Vassallo”, che ho l’onore di presiedere all’interno della Commissione parlamentare antimafia, è stato istituito su mia proposta e su quella del senatore Antonio Iannone, e oggi è entrato nella fase conclusiva dei lavori. A settembre riprenderemo le audizioni e siamo già a buon punto nella stesura della relazione finale. Si tratta di un’indagine delicata, che affrontiamo con massimo rigore e riservatezza, perché tocca ferite ancora aperte e dinamiche complesse che vanno ben oltre il singolo episodio. L’omicidio del sindaco Angelo Vassallo non è un fatto isolato. Si inserisce in un contesto territoriale che oggi, anche alla luce delle recenti cronache giudiziarie, appare segnato da zone grigie, da possibili commistioni tra potere, malaffare e opacità amministrative. È doveroso mantenere il massimo rispetto per l’autorità giudiziaria, ma è altrettanto doveroso per le istituzioni parlamentari vigilare e approfondire, per restituire fiducia e trasparenza a un territorio che ha bisogno di luce, non di ombre. L’audizione del procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, è stata fondamentale: parole nette, utili e di grande valore investigativo. Ugualmente importanti sono state le audizioni del brigadiere capo dei Carabinieri in congedo, Guglielmo Bottiglieri, figura autorevole nella lotta alla criminalità nel Cilento, e dei giornalisti del vostro quotidiano, che da anni documentano con coraggio e precisione quanto accade in quell’area. Il nostro obiettivo è duplice: contribuire a fare piena luce sulla vicenda Vassallo e mettere in evidenza eventuali dinamiche sistemiche che, se confermate, devono essere interrotte con determinazione. Il riferimento è anche a quanto emerso in queste ultime ore con i nuovi avvisi di garanzia che hanno scosso la comunità di Capaccio Paestum e che vedono coinvolto, ancora una volta, l’ex sindaco e presidente della Provincia Franco Alfieri per l’archiviazione di una sanzione amministrativa. Il Cilento è una terra meravigliosa, ma la legalità non può essere un’eccezione. Deve essere la regola».
Ha recentemente incontrato il Ministro Piantedosi per la vicenda del divieto di trasferta per i tifosi della Salernitana. È fiducioso per una riduzione della sanzione?
«Ho grande fiducia e grande stima nel Ministro Matteo Piantedosi, un uomo delle istituzioni capace, rigoroso, competente e sempre disponibile all’ascolto. Ha una rara capacità di entrare in sintonia con le comunità locali, e lo ha dimostrato anche in questa occasione. Durante il nostro incontro, ho portato all’attenzione del Ministro il dispiacere di tanti tifosi granata, che da anni seguono la Salernitana con passione e rispetto. Gli episodi verificatisi all’Arechi non possono ricadere sull’intera tifoseria, che ha sempre dimostrato correttezza e attaccamento alla squadra. Si è trattato di una frangia circoscritta che ha sbagliato, e va isolata. Ma Salerno e i suoi tifosi perbene meritano rispetto. Il Ministro ha compreso pienamente l’importanza della questione e ha manifestato apertura: monitorerà con attenzione il comportamento dei tifosi nelle prime due partite casalinghe. Qualora emergano segnali positivi, si è detto pronto a valutare una possibile revisione del provvedimento. È un segnale importante di attenzione e buon senso. Continuerò a seguire la vicenda da vicino, nel pieno rispetto delle regole, ma sempre con lo spirito di rappresentare e difendere la mia comunità».





