Valorizzare la Basilica dell’Annunziata di Prata di Principato Ultra, nella provincia di Avellino, e consentire l’accesso in sicurezza alla cittadinanza e ai turisti “ponendo il giusto rimedio ad un’emergenza relativa ad un bene di grande rilevanza storica e architettonica che altrimenti rischia di scomparire”. E’ quanto chiede il deputato Pino Bicchielli (Nm) in un’interrogazione al MiC e al MiTur. “La Basilica della SS. Annunziata – spiega – sottoposta a vincolo della soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino, con le annesse catacombe, è situata poco fuori dal centro abitato ed è una prestigiosissima testimonianza evolutiva di sito archeologico che da necropoli pagana la vede protagonista anche dell’epoca paleocristiana, bizantina e dell’età longobarda; nel corso dei secoli, nell’area della Basilica si sono sovrapposti decorazioni e stili rinvenibili ancora oggi: il cortile e la facciata della chiesa novecenteschi, il sito paleocristiano, con urne ed epigrafi rinascimentali e barocche e, infine, resti di ossa di vittime della peste del Seicento. All’interno della Basilica, inoltre, è possibile ammirare affreschi del diciottesimo secolo, recuperi dell’opera muraria originaria e gli ambienti dell’abside lasciata quasi intatta, speculare alla catacomba gemella esterna. La navata è inoltre preceduta da un prolungamento settecentesco, poi ampliato con una cappella ottagonale, dove è ospitato l’altare per il venerato gruppo ligneo dell’Annunciazione; l’unicità del luogo, censita, tra gli altri, dal Touring club italiano e dal Fai, ha attirato già a partire dalla seconda metà dell’ottocento l’attenzione di numerosi studiosi, sia italiani, sia stranieri, tra cui Benedetto Croce ed Emile Bertaux, ed è oggetto della bimillenaria devozione degli abitanti della Valle del Sabato per esser ritenuto sede di una delle primarie basiliche cristiane dell’Irpinia e della Campania interna





