La pupilla del baritono Andrea Carnevale si è aggiudicata la categoria assoluta del XIX premio internazionale dedicato al compositore foggiano. Tra gli young alloro per il soprano Maria Pia Garofalo e il tenore Orazio Taglialatela
Di OLGA CHIEFFI
La scuola salernitana si è imposta alla XIX edizione del Premio lirico internazionale “Umberto Giordano”, prodotto dalla Golden Benten Music, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Foggia e in collaborazione con il Festival dei Monti Dauni, partner dell’iniziativa. Un evento prestigioso questo che saluta la direzione artistica di Maria Paola De Luca. Il Premio Internazionale dedicato a Giordano, è l’unica competizione al mondo intitolata al compositore foggiano e vanta un parterre numeroso e accorsato di giovani talenti della lirica provenienti da tutto il mondo che si affaccia proprio sulle tavole del palcoscenico del teatro Giordano al mondo della lirica internazionale, che quest’anno consegna un prestigioso “Premio alla Carriera” al tenore Piero Giuliacci, uno dei massimi tenori italiani, che ha fatto suo il ruolo di Andrea Chenier. In giuria naturalmente nomi di spicco del gotha dell’ opera, i quali si sono impegnati ad offrire concrete opportunità di lavoro ai vincitori, sia nella sezione Young Singer fino ai 25 anni, sia in quella Senior, dai 26 anni in poi, con premi a ruolo e borse di studio. A valutare i partecipanti nomi quali Davide Dellisanti, pianista e direttore d’orchestra, oltre che direttore artistico del prestigioso Taormina Opera Stars e direttore musicale di importanti teatri internazionali, nel ruolo di Presidente, al suo fianco, il soprano Irma Irene Tortora, docente di canto presso Conservatorio “G.Martucci” di Salerno, direttore artistico della Golden Benten Music, organizzatrice dell’evento, dal Giappone il soprano Eriko Sumiyoshi, direttore artistico della Kansai Opera Organization, il musicologo foggiano esperto di Giordano, fondatore e direttore artistico del Festival dei Monti Dauni e direttore del Coro Lirico Pugliese Agostino Ruscillo; il basso Park Mun Kyu; il baritono Andrea Carnevale; José Concepcion, direttore artistico dell’Opera House di Fuerteventura e ancora il direttore artistico del Cairo Opera House David Crescenzi ed Elsa Galasio, cantante lirica e consulente artistico della Inart Management. Tra le collaborazioni del Premio, inoltre, quella con il M° Luciano Natale, noto baritono e già Direttore artistico del Teatro Giordano due pianisti, Luigi Angelo Maresca e Ernesto Pulignano, che hanno fatto duo con tutti i concorrenti. Buone nuove dalle voci salernitane. Infatti, scorrendo le classifiche, il primo premio assoluto è stato assegnato al mezzosoprano Beatrice Amato, pupilla del baritono Andrea Carnevale, la quale si è cimentata con le più amate eroine del suo ruolo, la calda vena melodica di “Mon coeur s’ouvre à ta voix” è quella di Dalila, seduce con quest’aria Sansone, di lei segretamente innamorato, con l’intento di carpirgli il segreto della sua forza, cuore del II atto del Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns. Beatrice Amato, è stata, quindi la vecchia Madelon, personaggio chiave dell’Andrea Chenier, la Leonora de’ La Favorita di Gaetano Donizetti, intonando l’aria del III atto, Oh mio fernando! Della terra il trono, per chiudere con la Fenena di “Oh dischiuso è il firmamento” l’aria dell’estasi dal Nabucco di Giuseppe Verdi. Una voce ben costruita quella della Amato, che con lei stessa sa essere sempre molto critica, da vera artista, e che l’ha portata ad imporsi su Stefano Sorrentino e Francesco Ciotola secondi ex aequo con Imma Iovine al terzo posto. Per gli young, sul gradino più alto una voce di Vallo della Lucania, Maria Pia Garofalo, allieva di Irene Tortora, concittadina della stella Maria Agresta, che ha condiviso il primo posto con il tenore Orazio Taglialatela, guidato da Mara Naddei, mentre dietro di loro al secondo posto Carmen Bianco e al terzo ancora un ex/aequo tra Raffaele Liotto ed Eleonora Bavia, voci che speriamo di ascoltare sui più importanti palcoscenici internazionali.