di Arturo Calabrese
La gelosia, un tradimento, la scoperta dello stesso o la confessione. Sono tante le piste che gli inquirenti stanno seguendo per fare luce sui motivi che hanno portato Marco Aiello, di 38 anni, ad uccidere la moglie Maria Rosa Troisi, coetanea, con un solo fendente alla gola. Il delitto si è consumato nel primo pomeriggio di un mercoledì settembrino in località Lago di Battipaglia. Al momento dell’accaduto, i figli della vittima di 6 e 9 anni non erano in casa e dunque è stato risparmiato loro il macabro spettacolo. Pare fossero presso alcuni parenti. I due bimbi, al momento, sono stati affidati a dei familiari prossimi, in attesa delle decisioni del tribunale dei minori e degli assistenti sociali. Tornando al fatto, l’assassino ha dapprima ucciso la moglie e ha poi avvisato i carabinieri auto denunciandosi. Gli uomini dell’Arma di Battipaglia, che conducono le indagini agli ordini del capitano Samuele Bileti, sono prontamente giusto sul posto ed hanno trovato la donna riversa in terra in un bagno di sangue. Per lei non c’era ovviamente nulla da fare. La villetta in località Lago è stata lo scenario del delitto, un’abitazione inserita in un contesto particolare perché zona marittima anche rinomata, la quale in estate dà il meglio di sé ma che già in questo periodo diventa un luogo non molto frequentato. In ogni caso, la famiglia Aiello si era da poco trasferita e non si era ancora inserita nel tessuto sociale, ma nessuno dei vicini ha parlato di segnali che avrebbero potuto fare presagire qualcosa di negativo all’orizzonte. Il movente, come detto, potrebbe essere quello della gelosia o del tradimento, elementi che avrebbero spesso fatto litigare i due, lui idraulico lei casalinga, fino al tragico epilogo. Il corpo della donna è ora in attesa di autopsia presso l’ospedale di Battipaglia. Nel frattempo, per oggi è stata organizzata una fiaccolata. “La manifestazione – fanno sapere da Palazzo di Città – partirà da Piazza Amendola e percorrendo via Mazzini, via Pastore, via Ferrovia raggiungerà Piazza Aldo Moro. Per l’occasione, si invitano i commercianti a partecipare con una serrata al passaggio del corteo. La fiaccolata è organizzata dall’amministrazione comunale, dalle associazioni “Non sei sola Battipaglia – contro la violenza sulle donne”, Club Lions Eboli Battipaglia Host, CivicaMente, Noi in Rosa Aps, Fidapa, Mulieres Libres, Auser Battipaglia Odv Ets e Mulieres Donne per il Sud, in collaborazione le Pro Loco Batti La Paglia e A Castelluccia, le parrocchie e le scuole della città. La cittadinanza è invitata a partecipare”. Un modo, questo, per dare anche un segnale alle donne, alle altre donne, che dovessero avere problemi di violenza domestica e per invitarle a denunciare, a ribellarsi, a urlare, a chiedere aiuto. L’assessore alle Politiche Sociali Francesca Giugliano esprime la massima solidarietà per l’accaduto pensando in particolare ai sopravvissuti dalla vicenda e cioè quei due bambini che hanno perso, contemporaneamente, i genitori perché uno ha ucciso l’altra. “In città abbiamo tante associazioni, tanti centri antiviolenza ai quali le donne possono, anzi devono rivolgersi – dice – lo dico da donna: ribellatevi, uscite di casa e denunciate, non siete sole, ma dovete farvi aiutare”. Un appello, quello dell’assessore, condiviso dalla prima cittadina Cecilia Francese che aveva espresso profonda angoscia per i fatti di sangue.