di Arturo Calabrese
Tira brutta aria all’interno della maggioranza di governo a Battipaglia. Venerdì scorso, il consiglio comunale non si è tenuto per la mancanza della maggioranza mentre quello di lunedì ha perso il numero legale quando c’era da trattare un argomento importante legato al futuro amministrativo e cioè il Documento Unico di Programmazione. Addirittura c’è qualcuno della maggioranza che ha già aperto alla minoranza, consigliando di avviare un governo di salute pubblica che sia appoggiato anche da coloro i quali sono sempre stati all’opposizione.
Il pensiero va di certo a quel Partito Democratico che in consiglio è rappresentato da Antonio Visconti, già candidato sindaco, Luigi D’Acampora e Mimmo Zottoli. Lì, si potrebbe trovare terreno fertile per aumentare il supporto ad una sempre più traballante sindaca Cecilia Francese che durante l’ultima assise non ha proferito parola, rimanendo in un assordante silenzio. E dunque i dem sono pronti ad entrare in maggioranza? Non si può escludere, anche perché questa manovra rientrerebbe in un disegno molto più grande che riguarda la mira della prima cittadina di sedersi nel consiglio regionale in appoggio del sempreverde Vincenzo De Luca.
Cecilia Francese, cosa ormai nota, sarà candidata con il presidente uscente, qualora dovesse avere il via libera al terzo mandato ma questa è un’altra storia, ed è quindi necessario tirare a campare a Battipaglia al fine di arrivare alla scadenza elettorale con la fascia tricolore sulle spalle. Fino ad allora, però, è necessario avere il governo della città in mano. I dem cittadini avevano allontanato ogni evenienza, ma tutto fa pensare che non sia così. Dentro e fuori dal consiglio comunale, le reazioni sono molto critiche.
Tra essi, Giuseppe Provenza: «In soccorso alla maggioranza alcuni consiglieri di minoranza! Ricordate la crisi politica a Battipaglia? Provate ad indovinare, come si è risolta, almeno per adesso. Sulla crisi non una parola, la #sindaca nulla dice pubblicamente, nulla chiarisce, poi stranamente si materializza l’aiuto da parte di alcuni consiglieri di opposizione, che non ha nulla a che fare col bene della città. Precisiamo che non vi erano argomenti in scadenza, pertanto, è evidente che i motivi dell’aiuto sono altri. Staremo a vedere. Per me la politica ha delle regole, la trasparenza innanzitutto, poi una maggioranza dovrebbe amministrare e una minoranza/opposizione dovrebbe controllare, guai quando i ruoli si mischiano e si confondono – attacca – anche se dovessi rimanere solo, non ho problemi, continuerò a rimanere al mio posto e a fare il mio dovere di consigliere di opposizione. Un pessimo spettacolo, non condivido accordicchi, compromessi al ribasso e tirare a campare, non sono queste le risposte che meritano i cittadini, costretti ad assistere ad un lento declino della città».
«Stampella da alcuni consiglieri di minoranza (e guarda caso lo avevamo detto) e assenza di consiglieri di maggioranza – dice Annalisa Spera di Battipaglia Radici e Valora – celebrano l’ennesima brutta figura amministrativa e politica che costa ai battipagliesi in termini di treni persi, assenza di programmazione e futuro».