Barone: dal Comune lacrime e sangue per i salernitani - Le Cronache
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Barone: dal Comune lacrime e sangue per i salernitani

Barone: dal Comune lacrime e sangue per i salernitani

di Erika Noschese

“Personalmente sono presente alle Commissioni e alle sedute del Consiglio comunale senza risparmiare quotidianamente in ciascuna delle sedi citate pesanti critiche per la pessima gestione della città! Non per tutti si può dire la stessa cosa”. Così la leader dell’opposizione a Palazzo di Città, Elisabetta Barone, risponde alle accuse mosse dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Sarno che – nel corso della conferenza stampa dei giorni scorsi – ha attaccato gli altri esponenti della minoranza evidenziando come solo il centrodestra – compatto – stia portando avanti battaglie a tutela dei cittadini. “Rilevo dai giornali la posizione di qualcuno che sosterrebbe che solo il centrodestra e lui stesso fanno reale opposizione. Voglio sottolineare l’irriducibile opposizione fatta dall’inizio di questa consiliatura dalla sottoscritta e dai membri della coalizione che hanno sostenuto la mia candidatura a sindaco. È tanto vero questo che ad oggi alla sottoscritta non è ancora stata assegnata una stanza né dignitosa né agibile poiché priva di finestre né un segretario per il proprio gruppo (stanze e segretario che tutti gli altri gruppi hanno avuto!) – ha detto la presidente – Personalmente sono presente alle Commissioni e alle sedute del Consiglio comunale senza risparmiare quotidianamente in ciascuna delle sedi citate pesanti critiche per la pessima gestione della città! Non per tutti si può dire la stessa cosa! Per qualcuno l’opposizione è più un enunciato che una prassi perseguita con sistematicità, con tenacia e presenza fisica nei luoghi istituzionali a ciò deputati. Non si fa politica da lontano e solo attraverso i media”. La Barone scende in campo anche a difesa della sua coalizione che “ha organizzato incontri con i cittadini, insieme abbiamo presentato interrogazioni che non hanno ancora avuto riposta, e insieme abbiamo sostenuto proposte venute dalle altre formazioni di opposizione. E viceversa abbiamo ricevuto raramente sostegno a proposte fatte da noi, ma di questo non ci siamo scandalizzati poiché il fatto che non tutti partecipino alle iniziative promosse dalle singole opposizioni non inficia il lavoro di ciascuno. La differenza e non l’uniformità è un valore democratico che potenzia la capacità dell’opposizione, anche se in molteplici occasioni abbiamo creato le opportune convergenze – ha aggiunto – Oltretutto, le iniziative non si impongono in maniera direttiva sulla base degli impegni personali di qualche consigliere senza verificare previamente la disponibilità degli altri e la compatibilità con gli impegni di ciascuno. Se qualcuno decide di andare avanti per proprio conto senza tener conto delle esigenze degli altri può solo prendere atto del fatto che se ci si organizza da soli, si resta soli. D’altro canto non abbiamo mai colpevolizzato nessuno per le assenze alle nostre iniziative o per le mancate firme alle nostre interrogazioni, perché rispettosi della pluralità e diversità delle formazioni delle opposizioni. Voglio sperare che certi protagonismi non nascondano esclusivamente intraprendenze elettoralistiche di breve prospettiva che dettano proclami mediatici tesi più alla propaganda e all’interesse di parte che al bene della comunità. Resto pertanto dell’avviso che a Salerno esistano più formazioni all’opposizione, tutte attive nel contrastare un’amministrazione che ha mostrato inefficienza in passato e assoluto immobilismo al presente, provocando il degrado di questa città e il dissesto finanziario (al di là delle narrazioni poco realistiche del primo cittadino e della giunta)”. La consigliera punta l’attenzione anche sullo stato di degrado in cui versa il capoluogo di provincia: “È infatti di assoluta evidenza la situazione di non ritorno di una città in cui i servizi essenziali non sono garantiti da mesi e per giustificare la situazione di degrado assoluto invece di riconoscere l’incapacità di gestione dei servizi (dalla pulizia e manutenzione dei parchi e del verde pubblico alla pulizia ordinaria delle strade cittadine) si accusano i cittadini di inciviltà. Ormai Salerno pulita non raccoglie più i rifiuti con la scusa che non sono conferiti correttamente. Ma come si ragiona? Per colpire alcuni cittadini incivili si colpiscono migliaia di cittadini che conferiscono correttamente la spazzatura? Ma si educa una città con le rappresaglie? Siamo davvero all’epilogo di una brutta storia in cui i Kapo sono più feroci dei capi e la rappresaglia sembra essere rimasto l’unico strumento per garantire un potere che scricchiola e mostra crepe non più sanabili – ha attaccato – L’arroganza di questa amministrazione non trova più limiti capace di portare al prossimo consiglio la delibera di un bilancio che, per risanare il deficit derivante da una pessima gestione, inserisce azioni correttive che cadono come una mannaia sulle spalle dei cittadini, soprattutto quelli appartenenti a fasce sociali più deboli, costretti a pagare attraverso tasse e gabelle imposte sui servizi a domanda (ad es. trasporto e mensa scolastica), l’aumento dell’Imu e dell’iIrpef dal prossimo anno, l’aumento della Tari, l’accensione di ulteriori mutui oltre la previsione di anticipazioni di cassa di 300.000.000 di euro annui. E per tranquillizzare tutti che la manovra messa in campo, oltre a chiedere lacrime e sangue, sarà efficace per prevenire il dissesto finanziario dell’Ente, si assumono come entrate per più di 90.000.000 di euro i ricavati della svendita del patrimonio cittadino: a cominciare da piazza Mazzini alla piazza del Grand Hotel a via Vinciprova ai terreni litoranei del campo Volpe, oltre una serie di terreni agricoli e di immobili di proprietà dell’Ente. Ed è chiaro che se dobbiamo fare cassa mettendo in vendita il patrimonio cittadino è necessario che nella stessa seduta di consiglio siano deliberati insieme al bilancio di previsione, l’aggiornamento decennale del Puc e le modifiche al Ruec, l’approvazione della quantità e qualità del prezzo di cessione di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle attività produttive e terziarie, l’approvazione del regolamento del servizio di trasporto scolastico, del regolamento del servizio di mensa scolastica, del regolamento sulla tassa sui rifiuti, le aliquote Imu e il relativo regolamento, il regolamento per la riscossione coattiva, l’elenco dei beni da mettere in vendita, la vendita delle azioni detenute nell’Asis, il Documento unico di programmazione, ed infine la proposta di adesione al Decreto Aiuti-salva città, i l’approvazione della relazione sulla gestione di Salerno mobilità, il regolamento per l’istituzione delle guardie ambientali. Solo chi pensa di rivolgersi a soldatini obbedienti o a sudditi può immaginare di deliberare in un’unica seduta la mole di questioni citate”.