Stefano Bandecchi, candidato alla presidenza della Regione Campania con Dimensione Bandecchi, affronta uno dei temi più gravi per il futuro del territorio: l’emigrazione giovanile.
Bandecchi, i dati parlano chiaro: la Campania continua a perdere migliaia di giovani ogni anno. Che idea si è fatto di questo fenomeno?
“Sono dati mostruosi. La Campania, di anno in anno, continua a svuotarsi, a vedere andare via i suoi giovani. I numeri ci dicono che negli ultimi dieci anni oltre 65 mila giovani laureati se ne sono andati. E questa stima non considera i tanti diplomati, tecnici, ragazzi che sanno lavorare, che hanno un mestiere ma non trovano opportunità qui. Quella di cui parliamo è un’emorragia: il sintomo più evidente di un disastro silenzioso che la politica ignora da anni.
Questo è il più grande furto che la classe politica di destra e di sinistra ha fatto a questo territorio: lo ha svuotato, costringendo i suoi figli ad andarsene.
Voglio dirlo chiaramente: per me questa è una battaglia personale, oltre che politica. Per questo mi rivolgo alle madri e ai padri campani: basta dare fiducia a chi ha distrutto il futuro dei vostri figli. Come si può ancora pensare che questi politici, di destra o di sinistra, possano davvero dare qualcosa di buono al futuro dei vostri figli?”
Cosa intende per battaglia personale, oltre che politica?
“Le racconto un fatto. Ho deciso di fare politica, nonostante la mia solida attività di imprenditore – che mi avrebbe potuto permettere di lavorare ancora qualche anno, per poi godermi la vita con la mia famiglia – quando mio figlio mi ha comunicato la sua intenzione di lasciare l’Italia.
In quel momento ho capito che tutto ciò che avevo costruito non bastava, perché per i giovani l’Italia continua a essere un Paese lontano dalle loro aspettative. Non è un luogo per i loro sogni.
Faccio politica perché voglio restituire alle nuove generazioni ciò che una classe politica incapace – che purtroppo io stesso ho votato – ha rubato loro. I giovani sono il motore e lo scopo della mia azione.”
Qual è, allora, il piano di Dimensione Bandecchi per fermare questa fuga e creare nuove opportunità?
“Bisogna ripartire dal lavoro, dallo sviluppo e dalle imprese: settori che conosco bene, perché in tutta la mia vita ho creato ricchezza costruendo aziende e generando occupazione.
Io voglio valorizzare le potenzialità che già esistono. Vede, la politica campana è riuscita a distruggere ciò che funzionava, a creare problemi laddove c’era prosperità. Per il Salernitano basta pensare alla cantieristica, al turismo costiero e crocieristico, alla filiera agroalimentare di qualità.
Voglio intervenire in questi settori per sbloccare i processi di innovazione, oggi impantanati dalla mancanza di investimenti e, in molti casi, dalle assurde maglie burocratiche che vengono imposte.
I giovani saranno i protagonisti di questa trasformazione: devono tornare qui, con la loro energia e le loro idee. Non si tratta retorica: dobbiamo dirlo chiaramente, l’alternativa è la morte di questo territorio, che non fa che invecchiare. Non a caso, l’Istat ci dice che oggi ci sono più pensionati che occupati.
Gli altri politici dormono sonni sereni senza fare nulla, io no. Io voglio cambiare il Paese, e lo farò iniziando dalla Campania. L’ho detto, e lo farò.”





