Avv. Trotta: Riforma Nordio, «per ora resta un passo in avanti importante» - Le Cronache
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Avv. Trotta: Riforma Nordio, «per ora resta un passo in avanti importante»

Avv. Trotta: Riforma Nordio, «per ora resta un passo in avanti importante»

di Erika Noschese
Resta vivo il dibattito sulla cosiddetta riforma Nordio, un disegno di legge voluto dall’attuale Ministro della Giustizia e che, di fatti, va a modificare alcuni aspetti. Ad intervenire nel dibattito Gianfranco Trotta, Avvocato Cassazionista del Foro di Nocera Inferiore, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Nocera Inferiore, Segretario Nocera in Azione e Vicesegretario Provinciale Azione Salerno.
Un nuovo disegno legge per rivedere alcuni aspetti relativi alla giustizia. Una riforma oggi più che mai necessaria…
«Sicuramente rappresenta un passo in avanti, una riforma da apprezzare, vedremo se sortirà gli effetti sperati».
La riforma Nordio punta l’attenzione sull’abuso d’ufficio, eliminato. Cosa ne pensa di questa scelta?
«Dell’abuso d’ufficio obiettivamente “si è abusato” (passatemi il giro di parole), esponendo Sindaci ed amministratori a processi fondati sul nulla, lo dicono le statistiche, oltre ad aumentare preoccupazioni che minavano la serenità dell’azione amministrativa. Come Azione abbiamo sempre sostenuto l’utilità di una riforma in tal senso».
In qualche modo si va a limitare la libertà di stampa, stop alla pubblicazione delle intercettazioni…
«La libertà di stampa non viene limitata perché la stretta riguarda le intercettazioni inutili, ossia quelle che non hanno a che fare con le indagini, per cui mi sento di esprimere l’apprezzamento per l’intervento effettuato in questa direzione. Che senso avrebbe pubblicare intercettazioni che nulla hanno a che fare con i processi in questione? Del resto, già viviamo in un Paese dove i processi si fanno sui giornali prima ancora che nelle aule di tribunale».
Da avvocato, allo stato attuale, si sente tutelato?
«Credo che a sentirsi tutelati debbano essere i cittadini, noi siamo operatori ed anche il primo baluardo a difesa dei loro diritti per cui se una riforma funziona, allora si, siamo soddisfatti anche come avvocati».
Cosa manca oggi alla giustizia? Quali sono le maggiori criticità ancora da colmare?
«Occorrerebbe scrivere un capitolo a parte sulle criticità della giustizia, poiché accanto a quelle penali, vi sono anche le criticità della giustizia civile e lo dico all’indomani dell’entrata in vigore della riforma Cartabia. Purtroppo a mio avviso l’obiettivo principale da perseguire è la velocizzazione della giustizia, della risposta che deve essere in grado di fornire ai cittadini, di cui si parla da anni, nel susseguirsi frenetico delle varie riforme. Staremo a vedere se vi saranno miglioramenti».
Nel complesso, la riforma così come presentata promossa o bocciata?
«Il giudizio è positivo anche perché ricalca alcune proposte presentate da Azione. Se le norme, le leggi, sono fatte nell’interesse generale della collettività, vanno sempre salutate con occhio favorevole e il superamento ad es. dell’abuso d’ufficio pone fine a tante ingessature che finivano per tradursi in scarsa operatività, in timori d’agire, che danneggiavano gli utenti principali, i cittadini.