di Pina Ferro
«La precedente consiliatura, a parte una durata inferiore rispetto a quella quadriennale, è stata segnata nella sua operatività dai disagi dovuti alla pandemia la quale non ha consentito al consiglio di poter operare nel rispetto di quelli che erano gli obiettivi preposti. Sento quindi di dover portare a termine il lavoro iniziato insieme ai colleghi per migliorare l’operatività della categoria il decoro e il rispetto della classe forense salernitana dando ad essa massima visibilità».
L’avvocato Angelo Dente dopo alcune incoprensioni con una parte del consiglio dell’ordine si ricandida per il triennio 2023 -2026 alla carica di consigliere con la “squadra” dell’avvocato Gaetano Paolino.
Nei mesi addietro lei è stato tra i protaginisti delle tensioni nel Consiglio. Tensioni che hanno portato alla costituzione di due schieramenti.
«E’noto a tutti che il consiglio eletto quattro anni fa con una sola lista maggioritaria ( 19 consiglieri su 21 ) si è, nel tempo, suddiviso in due schieramenti, uno dei quali ha ritenuto di “associarsi” alla schiera della c.d. “opposizione” formando una lista con quest’ultima e venendo meno, in tal modo,
ad una sorta di gratitudine nei confronti di chi, nella precedente votazione, li aveva voluti in consiglio. Personalmente ho scelto di rimanere con coloro che mi avevano voluto quattro anni fa perché a loro sono grato e perché mio padre – uomo di profonda fede cattolica – in uno, tra gli altri, degli insegnamenti educazionali trasmessi a noi figli una volta ( perché a casa mia i principi erano enunciati una sola volta, e basta! ) mi riferì che la scritta Inri presente sulla croce di nostro Signore non significa Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum (Gesù Nazareno Re dei Giudei) bensì: “Io Non Riconosco Ingratitudine”.
La parafrasi stava a significare che il Signore, pur nella sua illimitata bontà e disponibilità a perdonare noi fragili peccatori, si era riservato di escludere dalla categoria dei peccati perdonabili quello della ingratitudine rispetto al quale non erano ammesse deroghe.
L’insegnamento mi è stato utile anche questa volta!»
Si vocifera che alcune tensioni siano sorte anche nella costituzione delle liste, in particolare nella formazione della lista dell’avvvocato Paolino?
«E’ noto che le campagne elettorali sono dure e senza esclusione di colpi ma credo che in questa taluni limiti siano stati sorpassati. Si è fatto ricorso ad ogni mezzo per tentare di escludere il candidato presidente della lista in cui partecipo, l’avvocato.Gaetano Paolino, ora ricorrendo a “confezionati” opinioni-scambiandoli per pareri- del centro studi del CNF, ed ora cercando di introdurre linee guida per la commissione elettorale la cui decisione – secondo taluni candidati – avrebbe dovuto essere una decisione politica e non di rispetto delle norme, ed infine intasando i social con espressioni dialettali che sarebbero confacenti a coloro che non si accontentano di quanto già avuto ma pretendendo sempre di più.
Tra l’altro, sempre sui social, circolano descrizioni di proprie candidature ove l’aspirante consigliere si attribuisce personalmente i risultati ottenuti da questa consiliatura come se i risultati ottenuti non fossero il frutto di lavori di apposite commissioni poi unanimemente deliberate in consiglio.
Come è arrivata la scelta di scendere in campo con l’avvocato Paolino?
«Ho scelto di associarmi alla lista dell’avvocato Paolino perché lo ritengo un avvocato al servizio degli avvocati che nelle passate esperienze consiliari non ha mai approfittato della funzione né tratto da essa il benché minimo vantaggio. Paolino, oltre ad essere un serio professionista, è un galantuomo che se eletto sarà il presidente di tutti anche di coloro che hanno cercato con tutti i mezzi di escluderlo dalla competizione.