Autonomia, Calderoli: ha scoperchiato vaso Pandora - Le Cronache Ultimora
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Autonomia, Calderoli: ha scoperchiato vaso Pandora

Autonomia, Calderoli: ha scoperchiato vaso Pandora

“Basta con questi slogan perché la Costituzione dice che la Repubblica è una e indivisibile. Il problema principale è che è già divisa, cioè ci sono delle diversità tra i diritti a cui ciascun cittadino ha diritto, non solo tra il centro e la periferia, però sul banco degli imputati non dovrebbe esserci l’autonomia differenziata, che ancora non c’è, dovrebbe esserci la cattiva amministrazione che c’è in questo momento”. Lo dice il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli a “10 Minuti” di Nicola Porro su Rete Quattro. Il ministro fa alcuni esempi: “La spesa per riscaldamento e illuminazione della regione, in regione Veneto, costa 0,6 euro per abitante, in Campania costa 14,6 euro, cioè come se in Campania ci fosse un clima polare. Sempre Veneto e Campania, perché rappresentano il meglio e il peggio rispetto alla classifica Siop, la spesa per il personale, l’erogazione, i beni e i servizi, in regione Campania è 1 miliardo e 690. In Veneto, che ha grosso modo il 10% in meno della popolazione, è di 300 milioni. Come si giustifica – prosegue – un miliardo e 390 in più che vengono spesi? Allora io mi chiedo – continua -, non solo sul banco degli imputati dovrebbero essere messe queste amministrazioni, ma gli accusatori dovrebbero essere i cittadini di quelle realtà territoriali che devono andare a chiedere conto a queste realtà amministrative, fra cui ci metto non solo le regioni ma anche le amministrazioni comunali, dove in alcuni casi non vanno a riscuotere l’Imu, la Tari, le multe, perché questo porta a un non ritorno elettorale”. “Il problema – dice ancora – è che quando questi cittadini votano quelle persone si rendono complici, perché poi alla fine, se tu non sei in grado di garantire i servizi sanitari, l’Irpef addizionale arriva addosso a tutti. Nel caso il Comune non riscuota c’è un fondo perequativo per cui tutti gli altri comuni, e quindi i cittadini che vivono in realtà dove pagano l’Imu, la Tari e le multe, devono andare a contribuire per ripianare i bilanci di queste realtà”.