La Regione Campania è la regione italiana con la più alta percentuale di casi fra i 3 e i 17 anni. Superata anche la percentuale di obesi e sovrappeso degli Stati Uniti. ” Un dato che preoccupa, dice il segretario della Federazione Italiana Medici Pediatri di Salerno Aurelio Occhinegro, anche perché l’obesità è fra le cause in età adulta di alcune delle patologie più gravi : il diabete e quelle legate ai problemi cardiovascolari. ” Bisogna lavorare su più fronti, dice il segretario Occhinegro, famiglia, scuola e medicina territoriale. Se notate infatti bambini e adolescenti che hanno questo tipo di disfunzione, molto spesso hanno genitori obesi che a loro volta trasmettono regimi alimentari ai figli. È anche vero che purtroppo a causa di un disagio socio economico, si è costretti a fare ricorso al cosiddetto cibo spazzatura che costa meno ma è ricco di quella sostanza che determinano le alterazioni del peso. Un ruolo importante dovrebbe poi recitarlo il sistema educativo che dovrebbe fornire informazioni sui corretti stili alimentari. C’ è poi il ruolo fondamentale della medicina territoriale che potrebbe agire in funzione preventiva. In questo universo complesso di attori si inserisce il ruolo del pediatra che dovrebbe coordinare tutte queste azioni. Purtroppo in Regione Campania questi obiettivi sono ben lungi dall’essere raggiunti e non è improbabile che quando arriveranno i nuovi dati sul fenomeno dell’obesità infantile, ci si troverà di fronte ad un netto peggioramento dello stesso. I due anni di pandemia infatti hanno finito con l’aggravare la situazione impedendo ai giovani di svolgere attività fisica, elemento quest’ultimo fondamentale per combattere obesità e sovrappeso. Insomma lo scenario che ci potremmo trovare di fronte nei prossimi anni, fa intendere il dottore Aurelio Occhinegro, è tutt’altro che rassicurante.
Alessia Bielli