di Erika Noschese
Il vaccino AstraZeneca è stato ufficialmente ritirato, in tutti i paesi europei. Nel frattempo, aumentano di ora in ora le persone che stanno facendo i conti con effetti collaterali tutt’altro che leggeri ma, nel salernitano, fino ad ora non si registrano casi di decesso. A cercare di fare il punto della situazione è chiarire quanto sta accadendo dopo la somministrazione del vaccino prodotto dall’azienda biofarmaceutica anglo-svedese il dottore Rino Angrisani, cardiologo di Cava de’ Tirreni in queste ore impegnato in una serie di visite a causa degli effetti collaterali del vaccino che – in alcuni casi – ha determinato anche dolori alla faccia, oltre che a febbre molto alta.
Dottore, cosa sta accadendo con il vaccino Astrazeneca? Tanti i salernitani che hanno avuto effetti collaterali importanti…
“Sì, ho avuto diverse visite oggi. Per quella che è la mia modesta esperienza, sembra abbia una maggiore quantità di effetti collaterali: la gente manifesta sintomi più evidenti e prolungati, diversi: sembrano essere, per la maggior parte gli stessi, ma i valori febbrili sono più elevati; ho visitato una signora con febbre a 40 e ha manifestato sintomi di tipo neurologico con un interessamento del trigemino, parestesia e dolore alla branca oftalmica. Mi spiego: le persone accusavano dolore alla faccia a poche ore dal vaccino e che durano diversi giorni; altri hanno manifestato una pericardite, non significativo e in assenza di emodinamica ma è comunque un versamento pericardico. In due casi, sto trattando con colchicina e antinfiammatori non steroidei. È sicuramente un vaccino con più effetti collaterali”.
Ci sono stati sintomi gravi ma, almeno nel salernitano, non si sono registrati decessi…
“Per quanto mi riguarda no, non ci sono stati decessi ma persone che sono state male nel senso che si sono dovute allettare, tachipirina; ci sono stati casi più sentiti ma non casi letali”.
A cosa sono dovuti questi effetti collaterali che non sono stati riscontrati con il Pfizer e il Moderna?
“Probabilmente, l’effetto antigenico del vaccino è superiore, fatto in modo diverso. C’è un’azione un po’ più antigenica nei pazienti: in occasione dell’AstraZeneca è stata introdotta, come collaterialità, la possibilità di effetti anafilattici, con una reazione allergica forte e pericolosa. Ho letto di una situazione particolare: la gente, con le varianti, ha avuto – secondo me – molta più esposizione al virus, in maniera asintomatica o paucisintomatica. Nel senso che le persone non si sono fatti il tampone quando hanno accusato stanchezza e spossatezza e questo per dire che molta gente comune, la popolazione che non arriva alla ribalta, ha avuto contatti con il Covid 19 ed essendo già esposte al virus, seppur in forma asintomatica, nel momento in cui si vaccina avrà un effetto di tipo secondario. Tutti i medici sanno che la risposta secondaria è più violenta e potente. Con l’avvento delle varianti, enorme diffusione del virus, le persone che si vaccinano posso avere una reazione di tipo secondario. Utile potrebbe essere il dosaggio quantitativo anticorpale prima di fare il vaccino; hanno vaccinato una insegnante, infettata dal virus, dopo essersi negativizzata hanno fatto il dosaggio anticorpale ed era risultato basso ma quando hanno fatto il vaccino hanno avuto una reazione fortissima, con febbre alta, allettata da diversi giorni. Questo potrebbe spiegare gran parte di questa enorme reattività al vaccino AstraZeneca. Io ho fatto il Pfizer, all’epoca non c’era la novità delle varianti così diffuse e potrebbe essere anche questo, non è dato dirlo a me”.
Le persone vaccinate sono molto preoccupate. Cosa dovrebbero fare?
“Capisco che la gente sia preoccupata; ne ho visitate diverse e molti chiedono di fare il dosaggio dei parametri della coagulazione ma non serve a niente. Se dovesse succedere qualcosa, dopo la vaccinazione, accadrebbe nell’arco delle prime 12 ore al massimo e passate queste ore, senza problemi coagulativi, dico di lasciar perdere questi dosaggi perché è solo una voce che si diffonde. Sono assolutamente contrario, passate le prime 24 ore non c’è nulla di cui preoccuparsi”.
Per chi ora attende la seconda dose cosa succede?
“Per quanto riguarda il Pfizer la seconda dose è un po’ più forte mentre per l’AstraZeneca è stata codificata ma in modo arbitrario, bisogna attendere un tempo più lungo per rafforzare l’effetto protettivo immunitario ma non so se ci saranno reazioni di natura anafilattica molto grave. La gente è molto spaventata, la maggior parte delle persone visitate non vogliono fare la seconda dose: hanno paura di una reazione, soprattutto quando dopo la prima dose non c’è stato alcun effetto collaterale”.