Assunzioni in cambio di “sentenze” - Le Cronache
Giudiziaria Attualità

Assunzioni in cambio di “sentenze”

Assunzioni in cambio di “sentenze”

Pina Ferro

Procedimento contro il comune di Baronissi “aggiustato” in cambio di una cucina. E’ uno dei tanti “regali” ottenuti dal giudice Mario Pagano per l’interessamento e l’intervento effettuato a favore di “amici”. E’ il caso, ad esempio della vicenda giudiziaria che aveva come attori il comune di Baronissi e la Sacar Forni di Giacomo Sessa. Secondo quanto si legge nell’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, il giudice Mario Pagano si sarebbe accordato con Giacomo Sessa per favorirlo nei procedimenti civili pendenti presso il Tribunale di Salerno “attraverso l’illecito condizionamento delle decisioni dei giudici assegnatari di tali cause, e comunque l’indebita richiesta di notizie sull’andamente di tali cause”. In particolare i procedimenti finiti nel mirino degli investigatori vi sono quella tra il comune di Baronissi e e la Sacar Forni tratta presso la sezione distaccata del Tribunale di Mercato San Severino (sentenza del 9/9/2015) dove il Comune fu condannato al risarcimento del danno a favore della Sacar Forni per una somma ammontante a 49.470,47. Si tratta di una sentenza emessa dal Got a seguito di specifiche indicazioni in merito fornite dal giudice Pagano. Ancora vi è il procedimento tra la Boulangerie (di M.Vicedomini) e la Boulangerie (di C. Vicedomini) contro la Sacar Forni anche in questo caso la sentenza pronunciata dal Got  a favore della Sacar Forni. In cambio Pagano ebbe la promessa di una fornitura di cucine alla cooperativa mista Eremo di cui Pagano era di fatto il gestore. Cucina che fu acquistata attraverso la società Salsicaia gestita anche essa di fatto dal giudice Mario Pagano .
Mario Pagano in più occasioni ha anche favorito Luigi Celeste Angrisani e la casa di Cura Villa dei Fiori. Sono decine le sentenze esaminate dagli investigatori in cui l’Asl viene condannato a pagare somme di denaro alla struttura privata dell’Agro Nocerino Sarnese. Somme a sei zero quelle che l’azienda sanitaria locale ha dovuto versare alla Casa di Cura su decisione di Pagano. Va precisato che Pagano avrebbe dovuto astenersi dal trattare tali procedimenti in quanto era amico di Angrisani  e consulente giuridico della Casa di Cura. In cambio Pagano ha ricevuto dalla casa di cura un orologio Breguet dal valore di 20mila euro e vari bonifici da 10,mila euro versati sul conto della polisportiva Rocchese per un importo complessivo di oltre 60mila euro e ‘assunzione presso la casa di Cura Angrisani – Villa dei Fiori di numerose persone alle quali Pagano era legato da rapporti di natura politico/clientelare.

Il Csm chiamato a decidere sulla sospensione del giudice

Martedì prossimo la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura (Csm) si pronuncerà sulla richiesta di sospendere dalle funzioni e dallo stipendio il giudice del tribunale di Reggio Calabria Mario Pagano, arrestato nei giorni scorsi con le accuse di associazione per delinquere, corruzione in atti giudiziari, truffa aggravata, e falso in atto pubblico. Il magistrato è accusato in particolare di aver fatto in modo che gli venissero assegnate cause civili ai quali erano interessati amici imprenditori, per adottare decisioni a loro favorevoli. In cambio avrebbe ricevuto somme di denaro, sotto forma di finanziamenti a una società sportiva, e regali.
Accuse che si riferiscono a quando prestava servizio al tribunale di Salerno. La sospensione è stata chiesta dal ministro della Giustizia; e sarà senz’altro decisa dal Csm, perchè costituisce un atto dovuto, quando un magistrato viene arrestato.  Intanto Pagano interrogato dal Gip del Tribunale di Napoli si è avvalso della facoltà di non rispondere.