di Erika Noschese
Locali di proprietà del Comune di Salerno abbandonati e nel degrado mentre da tre anni si attende il regolamento per la gestione, più volte promesso dall’assessore alla Trasparenza Claudio Tringali. La denuncia arriva dal comitato centro storico alto evidenziando che «sono passati anni e moltissimi spazi pubblici sono chiusi ed abbandonati per la mancanza di un regolamento comunale». Tra questi spazi di proprietà del Comune ci sono, ad esempio, Palazzo San Massimo, i locali sulla Rampa di San Lorenzo, a Largo Montone ma anche l’ex ostello Ave Gratia Plena. «Il Comune di Salerno possiede numerosi locali, nel centro storico cittadino e fuori, abbandonati alla polvere e al degrado – hanno dichiarato dal comitato centro storico alto – Abbandonari o interessati da maldestri tentativi di “fare cassa”, come i locali dell’Ostello, senza una visione ampia delle ricadute positive che l’utilizzo sociale degli spazi può avere». Spazi che, come ha sottolineato più volte il comitato, dovrebbero essere utilizzai proficuamente per attività sociali, culturali e ricreative, a cura delle tante associazioni di cittadine attivi in città. «Ma questo non può avvenire perchè manca un regolamento per l’assegnazione degli spazi – hanno aggiunto – A distanza di quasi tre anni dall’insediamento dell’attuale amministrazione, nonostante le promesse, il regolamento non vede la luce. Eppure siamo certi che tale regolamento sia pronto,m ma tenuto sepolto in un cassetto, nel totale disinteresse, per non dire menefreghismo, degli interessi della collettività. Se esiste altra motivazione, che venga resa pubblica perchè non può essere che un atto dovuto, necessario e richiesto dai cittadini, non venga redatto e reso operativo dopo quasi tre anni di lavoro». Anche in consiglio comunale all’assessore è stata più volte richiesta la bozza di regolamento ma senza risultato. Per dovere di cronaca va invece ricordato che proprio il segretario dell’assessore Tringali, con la sua associazione con la quale intercetta anche fondi comunali (forse al limite del conflitto di interessi) usa gli spazi della fondazione Menna nonostante lo scandalo della festa di compleanno che tanto clamore ha suscitato. Un episodio che, a quanto pare. Tringali e il sindaco hanno scelto di far passare inosservato. Nel frattempo ci sono le associazioni che un tempo erano ospiti presso gli spazi dell’ex scuola Gatto in via Di Palo sono state trasferite presso l’ex centro per l’impiego, una zona tutt’altro che accessibile e facilmente raggiungibile mentre gli spazi comunali restano abbandonati, senza alcuna tutela o controllo da parte dello stesso Comune.