di Filippo Attianese NOCERA INFERIORE. Una squadra al San Francesco potrebbe comunque giocare. Si tratta dell’Asd Alfaterna. La storica società calcistica nocerina, presieduta da Raffaele Stella e diretta da Giulio Ferrentino, è in odore di ripescaggio in Promozione, dopo anni bui vissuti in Prima Categoria, ed ha protocollato richiesta per l’utilizzo dello stadio comunale di Nocera Inferiore oltre che del classico impianto di Pecorari di Nocera Superiore. Una richiesta che potrebbe essere accettata, riportando l’Alfaterna a calcare un terreno di gioco già utilizzato negli anni novanta, quando era in Eccellenza; ovviamente, però, non sarà la squadra biancazzurra a sostituire nel cuore dei tifosi molossi i colori rossoneri. La speranza resta quella di vedere in campo una società che possa realmente aspirare, almeno in futuro, a rappresentare le due Nocera nel panorama calcistico nazionale. Da questo punto di vista la Federazione Italiana, che avrà l’ultima parola sulla vicenda, sembra propendere verso un’apertura di credito alla piazza rossonera. Le due città, private del calcio dopo i fatti dell’Arechi, potrebbero beneficiare di un lasciapassare speciale per accedere al prossimo campionato senza versamento a fondo perduto, anche se non è ancora chiaro in quale categoria. Per questo bisognerà attendere i prossimi giorni; oggi scadranno i termini per le iscrizioni in Serie D, con molte società in difficoltà. Al Sud, ad esempio, sembra drammatica la situazione di Nuova Gioiese e Turris, ma anche nei gironi settentrionali ci sarebbero diverse squadre a rischio esclusione. Insomma, il quadro dovrebbe offrire sicuramente l’opportunità di inserire la nuova società nocerina in Serie D anche se il giorno della decisione definitiva sarà quello del 18 Luglio, quando il nuovo Consiglio Federale ufficializzerà la composizione dei campionati professionistici e dovrebbe finalmente pronunciarsi anche sul destino della Nocerina che da tali campionati è stata esclusa. La speranza, ovviamente, è di ripartire immediatamente dal massimo torneo dilettantistico nazionale, il sogno resta quello di rivedere al San Francesco una squadra che possa riempire d’orgoglio le due città. Magari rinverdendo i fasti degli ultimi anni; a tutti gli appassionati molossi non dispiacerebbe rivivere quelle giornate importanti, quelle in cui, per fare un esempio, un calciatore del calibro di Romero, che fra qualche giorno si giocherà la finale della Coppa del Mondo difendendo i pali dell’Argentina, incassava quattro gol al San Francesco da un’indemoniata banda rossonera.
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