di Brigida Vicinanza
Entro 7 giorni una nuova sede per la Asd Metropolis, la palestra di pugilato che operava all’interno del centro sociale di Salerno e chiusa pochi giorni. Ieri l’incontro a Palazzo di Città, tra il sindaco Napoli, gli assessori e Mario Collina l’istruttore di boxe che si occupava di mantenere in vita il servizio. Più di una palestra, una vera e propria famiglia, un punto di incontro per ragazzi problematici e strappati alla strada e alla droga. “I responsabili della struttura hanno evidenziato quelle che sono le proprie richieste per i futuri locali che dovranno avere determinati requisiti tecnici”. Queste le parole del primo cittadino, dopo l’incontro di ieri mattina. “Dopo aver ribadito quanto questa realtà sia fondamentale non solo dal punto di vista sportivo, ma anche sociale e umano, ho sottolineato che entro una decina di giorni ci sarà un riaggiornamento tra le parti – ha concluso Napoli – per discutere di alcune concrete ipotesi su cui lavorare per risolvere il problema”. Anche l’istruttore Collina vuole trovare nel più breve tempo possibile una nuova sede che non si distacchi però dalla zona orientale: “I ragazzi da alcuni giorni sono molto agitati, attendono insieme a me di potersi allenare nuovamente – ha sottolineato Collina – io sono disposto a pagare un minimo di canone di locazione, purchè non sia esagerato in quanto sono un pensionato e tutto quello che avevo da spendere della mia liquidazione l’ho speso per questa attività. Anche la manutenzione l’abbiamo da sempre fatta noi, insieme ai ragazzi e ai loro genitori – ha contin uato Collina – ma io ho una grande responsabilità nei confronti di questi giovani, spesso mi venivano affidati anche quando erano agli arresti domiciliari e firmavo io alle Forze dell’Ordine il permesso di entrata ed uscita. Il Comune ci aveva chiesto un fitto, ma fino a quando non ci avrebbero messo a posto i locali non ho potuto pagare nulla, perchè non sapevo dove prendere tutti quei soldi”. In merito ai locali di proprietà del Comune di Salerno, l’amministrazione pare aver parlato chiaro: “Dal Comune ci hanno detto che tra gli immobili a disposizione bisogna comprarli o fittarli. Io sono disposto in minima parte a pagare, purchè ci sia una sede per questi giovani e per continuare l’attività che stiamo svolgendo – ha continuato Collina – quest’anno siamo arrivati a circa 60 ragazzi, un record e non possiamo stare per troppo tempo fermi, quindi mi auguro che si trovi subito una soluzione. Altrimenti sarò costretto purtroppo a tornare alla mia vita da pensionato, nonostante gran parte del mio tempo l’ho speso per questa causa. Dal Comune sapevano le condizioni in cui versava quella sede, e abbiamo sempre fatto presenti la manutenzione di cui necessitava lo stabile”. Insomma ora si cerca una sede per continuare un servizio per i giovani a titolo gratuito, affinchè Collina possa continuare nella sua azione di aiuto a chi necessita di essere “strappato” alla strada e ricominciare a vivere tra i principi sani dello sport e i valori di una grande famiglia come la Asd Pugilistica Metropolis.