Iniziata la distribuzione porta a porta dei 1000 dispositivi ordinati alla ditta Pisano
Di OLGA CHIEFFI
Una donazione di 1.000 mascherine, con lo scopo di distribuirle gratuitamente alla cittadinanza, è stata avviata ieri nel comune di Ispani. Al lavoro i volontari che hanno consegnato delle mascherine per ogni nucleo familiare, affidata, in via diretta, alla ditta “Pisano SRL” con sede in Sant’Anastasia per € 1.708, di spesa. Un impegno importante del commissario prefettizio Vincenzo Greco, da poco insediatosi, volto a salvaguardare la quasi verginità di una fila di comuni, da Camerota a Sapri, blindatissimi, le cui popolazioni sono altamente rispettose delle ordinanze. La mascherina, è chiaro, non serve direttamente a proteggerci (esistono tipi particolari con filtri ma introvabili che fanno anche questo) ma lo fa indirettamente. Per questo è importante che ognuno, prima di uscire (cosa da fare solo nei casi previsti dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri), la indossi così come è importante coprire le mani con guanti in lattice. Tutto questo serve a proteggerci indirettamente perché evita che i potenziali infetti, che magari non hanno ancora scoperto di avere il virus, possano diffonderlo. In questo mascherine e guanti sono preziosi, perché impediscono il diffondersi dell’epidemia. Indossare mascherina e guanti è quindi un gesto di rispetto verso gli altri e di ritorno verso se stessi, perché meno il virus circola, e a farlo circolare può essere ognuno di noi con i suoi comportamenti, e meno persone saranno infettate e quanto prima, tutto tornerà alla normalità. Basti considerare che ognuno di noi si tocca la faccia in media 23 volte all’ora. Con una mascherina addosso non ti porti le mani alla bocca, non ti sfreghi il naso, ti ricordi di non stropicciare gli occhi. In questo senso, anche i dispositivi considerati poco sicuri potrebbero ridurre il rischio di contrarre l’infezione attraverso gli schizzi di saliva rilasciati da tosse e starnuti. Non servono a proteggere. Servono a non contagiare, e la catena dei paesini costieri del Golfo di Policastro, sono decisi ad innalzare tutte le barriere possibili, pur di mantenere “contagi 0” e ripartire sul limitare dell’inizio della bella stagione, ormai alle porte.