di Andrea Pellegrino
Se nel Centro Italia immaginano una rapida ricostruzione post sisma, qui in Campania stiamo ancora pensando al completamento degli interventi di ricostruzione dei territori colpiti nel 1980. Proprio così e l’ultima delibera di giunta regionale datata 25 ottobre 2016 (pubblicata sul Burc di una settimana fa) ne è la più chiara dimostrazione. In pratica, riguarda il riparto dei fondi stabiliti nel 2010 ma mai giunti alle rispettive amministrazioni comunali. Colpa delle mancate rendicontazioni e di mancate accensioni di mutui da parte della Regione Campania che solo ora iscrive le somme in bilancio dopo il trasferimento effettivo da parte dello Stato. I fondi ora sono sul bilancio 2016 e nei prossimi mesi potrebbero essere trasferiti ai rispettivi comuni. 17 milioni e 500 mila euro, di cui 200mila destinata al pagamento degli importi a liquidare a favore dei componenti il Gruppo di Lavoro per la regione Campania, la somma che la giunta De Luca ha iscritto nell’esercizio finanziario in corso. La situazione più pesante a Valva, tra i comuni più colpiti dal sisma del 1980. Qui il Comune riceverà 6 milioni di euro ma non basteranno per ripianare i debiti contratti negli ultimi anni per interventi di ricostruzione. Si stima che per far quadrare i conti occorra uno stanziamento di 10 milioni di euro. Ma ecco l’elenco dei comuni: Acerno (200 mila euro), Bracigliano (400 mila euro), Buccino (600 mila euro), Caggiano (100 mila euro), Campagna (100 mila euro), Castel San Giorgio (100 mila euro), Castelcivita (100 mila euro), Castelnuovo di Conza (2 milioni di euro), Colliano (400 mila euro), Polla (300mila euro), Eboli (300mila euro), Giffoni Sei Casali (300mila euro), Giffoni Valle Piana (400mila euro), Mercato San Severino (600mila euro), Montecorvino Rovella (400mila euro), Montesano sulla Marcellana (300mila euro), Nocera Inferiore (200mila euro), Nocera Superiore (200mila euro), Olevano sul Tusciano (100mila euro), Oliveto Citra (200mila euro), Orria (100mila euro), Ottati (100mila euro), Pagani (600mila euro), Palomonte (1 milione di euro), Pellezzano (100mila euro), Pertosa (300mila euro), Sant’Arsenio (100mila euro), San Gregorio Magno (200mila euro), San Rufo (400 mila euro), Sapri (100 mila euro), Serre (100 mila euro), Torchiara (100mila euro), Tortorella (100mila euro), Vallo della Lucania (100 mila euro), Valva (6 milioni di euro).