di Monica De Santis
Un cartellone ricco, ricchissimo. Tre mesi di programmazione. Spettacoli, ogni giorno all’Arena del Mare, ai Barbuti e al Teatro Augusteo, più qualche appuntamento nello spazio antistante il Teatro Ghirelli. Questo è quello che la scorsa estate il Comune di Salerno ha offerto alla cittadinanza, mettendo a disposizione di associazioni ed operatori dello spettacolo le tre aree sopra citate a loro disposizione in forma gratuita. A questi appuntamenti si sono poi aggiunti altri spettacoli organizzati in altre strutture come il Teatro Annabella Schiavone o il quadriportico del Duomo, tanto per citarne alcuni. Di questi ultimi qualcuno ha ottenuto un piccolo contributo dal Comune di Salerno, altri invece il solo patrocinio. Ma come abbiamo detto, questo è quello che è successo la scorsa estate. E quest’estate? Quest’estate la situazione è completamente diversa. Il Comune di Salerno sembra abbia deciso di ridimensionare e non di poco l’offerta culturale in città. A partire proprio dall’Arena del Mare, che come sempre sarà allestita a spese dell’Autorità Portuale, ma che non resterà aperta fino a fine settembre come lo scorso anno, ma solo dal 17 luglio al 31 luglio. In questo lasso di tempo, all’interno della struttura saranno ospitati il Sea Sun, e poi il Premio Charlot, i concerti organizzati dal Conservatorio “G. Martucci” di Salerno e forse, ma su questo non vi è ancora nessuna certezza, un paio di appuntamenti proposti dal Teatro Pubblico Campano. Niente spettacoli o laboratori al Teatro Augusteo che invece resterà, ancora, come è giusto che sia, centro vaccinale. Mentre a Largo Santa Maria dei Barbuti, resta confermata la sola e storica rassegna teatrale organizzata dalla Bottega San Lazzaro. Lo spazio antistante il Teatro Ghirelli invece ospiterà, proprio come lo scorso anno, gli eventi musica del Teatro Verdi, sotto la direzione di Daniel Oren, ed anche in questo caso stiamo parlando di due massimo tre appuntamenti. Insomma da tanto a poco nel giro di soli 12 mesi. Nel giro di soli 12 mesi siamo ritornati alla stessa situazione di prima del Covid, ovvero quando in città gli unici appuntamenti promossi dall’amministrazione comunale erano lo Charlot, i Barbuti e i concerti del Verdi. Il sogno di rivedere Salerno una città in fermento, una città che offriva spettacoli ogni sera ed anche più di uno a sera, proprio come negli anni ‘90 dello scorso secolo, è durato solo il tempo di un’estate. Certo è che l’amministrazione comunale rispetto alla scorsa estate avrebbe dovuto rivedere la programmazione, magari selezionando meglio le proposte, che, diciamolo, non sono state tutte di altissimo livello, ma da qui a ridurre in maniera così drastica il tutto, questo nessuno se lo immaginava. Soprattutto le tante associazioni ed organizzatori che da settimane hanno fatto pervenire al Comune di Salerno le loro richieste per organizzare spettacoli e concerti in città. Richieste al momento tutte ferme, perchè ad oggi, la situazione è questa e non sembra vi sia possibilità e forse neanche la volontà di cambiarla.