«I sindacati mentono e strumentalizzano». Il presidente di Arechi multiservice, Marcello Feola, difende il proprio operato e risponde con rabbia alle affermazioni dei rappresentanti sindacali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Ugl metalmeccanici che hanno puntato contro di lui il dito per quanto riguarda la vicenda sugli importanti tagli sulle buste paga dei 147 dipendenti della partecipata della Provincia di Salerno. Una decisione dettata dai tempi di magra attraversati dalle casse dell’amministrazione provinciale che ha individuato in una gestione maggiormente oculata delle proprie società in house, uno dei punti cardine per riuscire a rientrare dal pesante squilibrio di bilancio registrato nel primo semestre del 2013.
Stando alla replica dell’ex assessore dell’allora Giunta Cirielli, i numeri e i dati forniti dai sindacati sono falsi e strumentali. A partire dal fatto che, ad essere ritoccato al ribasso, non sarà lo stipendio ordinario, ma il salario accessorio, «ovvero la riduzione dei buoni pasto, portati da dieci a sette euro come è avvenuto in Provincia ed in tutto il settore pubblico» e il premio di risultato che calerà «da circa mille e cinquecento euro annui a circa cinquecento».
Inesattezze sono riscontrate dal presidente Feola anche per quanto riguarda il numero dei dipendenti e l’effettiva entità dei loro stipendi: «I dipendenti che subiranno i tagli sono 147, dunque, tutto il personale; le decurtazioni saranno meno del 5% e non del 20% come riferito artatamente dai sindacati che riferiscono anche inesattezze riguardo al salario medio percepito dai lavoratori».
Insomma, sembra che adesso le posizioni tra le due parti siano totalmente inconciliabili anche perché, Marcello Feola rimprovera ulteriormente i rappresentanti dei lavoratori sia per quanto riguarda lo stato di salute dell’Arechi multiservice che per quel che concerne la sua assenza durante la riunione in Prefettura dello scorso lunedì. « L’Arechi Multiservice è una società sana che rispetta con regolarità e puntualità il pagamento degli stipendi e che anche quest’anno chiude il bilancio in attivo – ha spiegato l’ex assessore in una nota – L’azione della società è a tutela dei livelli occupazionali e sicuramente non è finalizzata alla creazione di un altro carrozzone politico a danno dei cittadini. La mia assenza in Prefettura per pregressi impegni – conclude Marcello Feola – è stata comunicata in tempo utile, dunque, la strumentalizzazione di ciò da parte dei sindacati è mera propaganda».
Marta Naddei