Antonio Ilardi: Ferragosto: «Domanda in calo rispetto a luglio, resta una buona annata» - Le Cronache
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Antonio Ilardi: Ferragosto: «Domanda in calo rispetto a luglio, resta una buona annata»

Antonio Ilardi: Ferragosto: «Domanda in calo rispetto a luglio, resta una buona annata»

di Erika Noschese
A dispetto delle previsioni, non si registra il pienone per questo Ferragosto ma i dati sono in linea con quelli nazionali dai quali emerge, rispetto all’ultima decade di luglio, un calo della domanda del 30% circa. La conferma arriva da Antonio Ilardi, imprenditore salernitano e presidente di Federalberghi Salerno che parla comunque di una «buona annata».
Ultime ore prima di Ferragosto, qual è la situazione in provincia di Salerno e più in generale in Campania?
«Ovunque in Italia si è registrato, a partire dall’ultima decade di luglio, un calo della domanda che si stima intorno al 20/30%. La diminuzione dei flussi riguarda principalmente il turismo interno, quello cioè generato dagli italiani. Una parte dei nostri connazionali ha, infatti, preferito mete estere dopo alcuni anni di permanenza in Italia, un’altra parte, avendo un minore potere di acquisto a causa del rincaro dei beni di prima necessità e dell’incremento dei tassi di interesse, sta ancora valutando se partire o meno. Il calo è, comunque, compensato in queste ore da viaggiatori last minute, attratti da molte offerte messe in campo dalle strutture ricettive, e dall’incremento dei visitatori stranieri».
In qualità di presidente di Federalberghi qual è il riscontro ottenuto dalle strutture alberghiere?
«In provincia di Salerno possiamo registrare una buona annata, probabilmente leggermente inferiore a quella che ci attendevamo, ma comunque una annata caratterizzata da un forte flusso di turisti, in particolare stranieri. Ci sono ampi margini di miglioramento ma siamo, ad ogni buon conto, soddisfatti».
Ad oggi secondo lei la provincia di Salerno può definirsi attrattiva dal punto di vista turistico?
«La provincia di Salerno è un territorio particolarmente attrattivo nel suo insieme. Il brand principale resta quello della Costiera Amalfitana che attira visitatori da ogni parte del mondo. Il Cilento sta crescendo nel corso degli anni grazie all’amenità delle proprie coste e alla qualità delle acque di balneazione. Il comune capoluogo beneficia del proprio ruolo di raccordo tra le due coste e gioca un ruolo autonomo solo in occasione delle Luci d’Artista»
Costiera Amalfitana, situazione complessa dal punto di vista del trasporto pubblico. Quali soluzioni?
«Le vie del mare rappresentano una solida e apprezzata modalità di trasporto, utile, al tempo stesso, ai comuni della Costiera Amalfitana per contenere i flussi via terra e alla città di Salerno per attrarre visitatori interessati a visitare la Divina partendo da un territorio più economico e più connesso alle reti di trasporto ferroviarie, autostradali ed aeroportuali. Cionondimeno, occorrerebbe potenziare il trasporto pubblico su gomma, anche per non incorrere in criticità insormontabili in caso di condizioni meteomarine avverse che obblighino, come è capitato nei giorni scorsi, al fermo di traghetti ed aliscafi».
Per il momento le vie del mare si stanno rivelando un fallimento, un’occasione mancata per accogliere i turisti…
«Registriamo questa criticità solo per i collegamenti diretti nel Cilento. Siamo stati tra i primi a dolerci e ad esprimere disappunto per la sostanziale abrogazione del servizio che collegava via mare la Costa a sud di Salerno. L’attuale operatività, ridotta a soli 20 giorni e ristretta a pochi punti di attracco, risulta abbastanza inutile. Occorre, per il futuro, programmare con certezza questo servizio, definire in maniera tecnicamente ineccepibile le località che ne abbiano realmente bisogno perché più lontane dalle linee ferroviarie, annunciare orari e tempi di esercizio per la stagione estiva successiva già nel mese di Ottobre, in occasione del TTG di Rimini, cui partecipano tutti i principali attori del sistema turistico».
Cosa si aspetta per queste ultime settimane di agosto?
«Ci aspettiamo un rinvigorimento del flusso e confidiamo negli arrivi di Settembre ed Ottobre, caratterizzati solitamente dalla ripresa dei viaggi di gruppo degli stranieri. I primi dati vanno in questa direzione. Non posso celare che avremmo anche un’altra aspettativa: l’annuncio del giorno di apertura dell’Aeroporto di Salerno-Pontecagnano. Ove questa data non fosse chiara nelle prossime tre/quattro settimane, assisteremmo, infatti, all’evaporazione di ogni attesa di operatività per il 2024. Lo diciamo da mesi e, con questa chiarezza, in assoluta solitudine, condizione che però non ci ha mai spaventato né fermato».
Stando a dati passati, secondo lei oggi si può parlare di un turismo invernale per la città di Salerno, magari con Luci d’artista?
«I numeri parlano chiaro. Nel mese di dicembre 2022 il comune capoluogo ha avuto più arrivi di turisti italiani nelle strutture ricettive che nel mese di agosto: 14.291 contro 11.428. Si tratta di dati importanti che la città non può ignorare e che dipendono totalmente dalla manifestazione. Senza Luci d’Artista le strutture ricettive potrebbero chiudere e licenziare tutto il personale, con un danno enorme per l’economia. Occorre, piuttosto, ampliare la durata dell’evento: dalla metà di Novembre alla fine di Gennaio, raccordare la kermesse con i siti storici ed artistici cittadini, arricchire il programma, generare nuovi eventi di rilievo in Autunno ed in Primavera. Insomma, occorre non cullarsi sugli allori di questa manifestazione che, ancora oggi, rappresenta un volano pubblicitario formidabile ed un fattore di attrazione irrinunciabile per Salerno».
Ad oggi le persone che arrivano in provincia di Salerno preferiscono alloggiare in un albergo o in un b&b?
«I due terzi dei pernottamenti in provincia di Salerno avvengono negli alberghi, segno della forte capacità delle nostre strutture di offrire servizi di qualità e di dare certezze ai consumatori. E’ un dato di cui i decisori politici devono assolutamente tenere conto nella loro azione regolatoria. Anche per questo, abbiamo accoratamente protestato per le ultime decisioni della Regione Campania in materia di articolazione dell’offerta turistica. Le modifiche apportate con Legge Regionale 5 luglio 2023, n. 11 alla legge regionale 10 maggio 2001, n. 5 (Disciplina dell’attività di Bed e Breakfast) e alla legge regionale 24 novembre 2001, n. 17 (Disciplina delle strutture ricettive extralberghiere), genereranno un grave danno per l’industria alberghiera campana e per tutti i cittadini. Disporre, infatti, che l’esercizio dell’attività di bed e breakfast non costituisca cambio di destinazione d’uso dell’immobile ed abrogare la permanenza “minima di tre giorni” per le case vacanze, significa autorizzare di fatto l’esercizio di migliaia di strutture prive dei più elementari obblighi e delle più semplici forme di tutela per i consumatori. Le modifiche varate acuiranno, tra l’altro, l’attuale difficoltà di reperire appartamenti in locazione per famiglie, giovani coppie, lavoratori e studenti grazie alla ancor più massiccia trasformazione di immobili in strutture ricettive. Alla Regione Campania e al Governo nazionale chiediamo, insomma, che la competizione tra sistema alberghiero e sistema extra alberghiero avvenga ad armi pari e senza aree di opacità pericolose per gli utenti».
Stando a dati passati, secondo lei oggi si può parlare di un turismo invernale per la città di Salerno, magari con Luci d’artista?
I numeri parlano chiaro. Nel mese di dicembre 2022 il comune capoluogo ha avuto più arrivi di turisti italiani nelle strutture ricettive che nel mese di agosto: 14.291 contro 11.428. Si tratta di dati importanti che la città non può ignorare e che dipendono totalmente dalla manifestazione. Senza Luci d’Artista le strutture ricettive potrebbero chiudere e licenziare tutto il personale, con un danno enorme per l’economia. Occorre, piuttosto, ampliare la durata dell’evento: dalla metà di novembre alla fine di gennaio, raccordare la kermesse con i siti storici ed artistici cittadini, arricchire il programma, generare nuovi eventi di rilievo in Autunno ed in Primavera. Insomma, occorre non cullarsi sugli allori di questa manifestazione che, ancora oggi, rappresenta un volano pubblicitario formidabile ed un fattore di attrazione irrinunciabile per Salerno».