«Il cartello qui davanti recita che il museo è aperto tutti i giorni, sarebbe opportuno dire che è chiuso tutti i giorni da ormai tre anni. Ci chiediamo: ha senso parlare ancora di museo? Non sappiamo, ancora oggi, cosa è rimasto e cosa, invece, è stato portato via. Non otteniamo risposte dalla maggioranza, siamo certi però che il governo nazionale farà chiarezza su questa vicenda».
Sono parole del deputato di Noi Moderati Pino Bicchielli che ieri mattina ha effettuato un sopralluogo ad Agropoli presso l’antiquarium che ovviamente era chiuso, nonostante il cartello beffa ancora affisso davanti all’entrata. Il parlamentare, che è anche vicepresidente del partito nonché membro delle commissioni Antimafia e Difesa, ha voluto sincerarsi della situazione dell’antiquarium agropolese per il quale ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri Gennaro Sangiuliano della Cultura, Matteo Piantedosi degli Interni, Daniela Santanchè del Turismo. Un’interrogazione per la quale presto arriveranno risposte. «Stiamo portando avanti la nostra battaglia a tutela del territorio, in difesa dei diritti dei cittadini e non intendiamo fermarci – dichiara l’onorevole Bicchielli – l’Antiquarium è un bene comune, in gestione all’amministrazione ma non di sua proprietà».
Ad accompagnare il deputato salernitano di Noi Moderati il consigliere di minoranza di Agropoli Raffaele Pesce: «Ringrazio l’onorevole Pino Bicchielli per l’interesse e per l’impegno verso il nostro territorio, mi ritrovo sulla sua stessa lunghezza d’onda ed è importante sapere che dalla politica nazionale c’è interesse verso il territorio di Agropoli che sconta oggi ancora troppi problemi». L’interessamento di Bicchielli per Agropoli non si limita solo al museo, ma anche ad un’altra battaglia del rappresentante del movimento “Liberi e Forti”. Pesce si sta battendo per l’allargamento del vincolo archeologico dell’area del Sauco, zona ad alto interesse naturalistico e storico sulla quale, e del resto non può sorprendere, nonostante le sollecitazioni dello stesso consigliere e nonostante l’amministrazione abbia dichiarato di aver scritto al ministero competente impegnandosi in tal senso.
«Sono soddisfatto dell’incontro con l’onorevole – chiosa Pesce – credo che la condivisione di determinate battaglie sia fondamentale. A me non interessa ottenere risultati contro questo o quell’amministratore, il mio scopo è farlo solo e soltanto per il bene di Agropoli. Noi ci siamo e continueremo tutte le nostre battaglie senza mai fermarci».
La vicenda dell’antiquarium è molto particolare perché il silenzio da parte degli amministratori diventa ormai assordante: né il sindaco né il consigliere delegato alla cultura e né tantomeno l’assessore al turismo proferiscono parola. Se per quest’ultimo è sicuramente un bene, per gli altri non è una buona scelta quella della via del silenzio, ma evidentemente si tratta dell’unica strada percorribile per non far individuare le vere colpe dell’intera questione. La verità, in ogni caso, pare essere più vicina e quando arriverà chi di dovere dovrà darne conto alla popolazione.