Grandissimo inizio per il cortometraggio “Anti” del regista salernitano Luigi Di Domenico. Il corto presentato in anteprima al contest “48h Film Project Italy” entra nel film market Newyorkese del produttore Vincenzo De Sio “The Maestro”, fondatore del festival Filmsque CineFest a New York. Anti è una storia di supereroi e superpoteri con grandi omaggi anche al genere B-Movies anni 80. Prodotto in sole 48 ore dalla Vitruvio Entertainment, Act Production, Emmepi Studio e tutta la troupe insieme al cast artistico, Anti mette al centro la dimensione talvolta più nascosta degli eroi, il conflitto sui loro poteri. Il cast artistico mescola esperienza ed entusiasmo, accanto a Michele D’Anca, attore di cinema e fiction i giovani di belle speranze Agata Fortis, Danilo Napoli e Ivano Cavaliere danno grande prova di recitazione. La fotografia sempre impeccabile del giovanissimo Luigi Risi insieme allo script coinvolgente di Davide Bottiglieri e dello stesso regista Di Domenico portano i supereroi su un piano umano, li possiamo quasi toccare con mano. Il cortometraggio è distribuito dalla nascente “Clerks Distribution” casa di distribuzione per il cinema indipendente fondata dallo stesso Di Domenico con il sostegno di De Sio che ha deciso di aprire una sede anche a New York City. “Felicissimo di accogliere e lanciare questo cortometraggio. Un vero miracolo del cast tecnico e artistico girato in soli due giorni. Portarli allo Urban Soul di New York e lanciare Clerks Distribution in Italia e Usa con Luigi Di Domenico è un vero piacere. Questi ragazzi hanno la vocazione ad esprimere un grande cinema “indie” e chissà che “Anti” non diventi qualcosa di più in futuro. Queste le parole del produttore in partenza finalmente per New York. Il commento del regista Di Domenico. “Un piacere iniziare questo cammino nei festival ed in particolare negli Usa dove il cinema indipendente ha una valenza ancora enorme sull’intero mercato dell’entertainment”. Anti è stato un corto dove abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo e abbiamo vissuto 48 ore di cinema senza sosta. Esperienza incredibile.” Gli fa eco lo sceneggiatore Davide Bottiglieri “Una esperienza di scrittura improvvisata, vicinissima al genere mumblecore americano. Lo script non era solo per gli attori, ma per tutta la troupe. Tutti sono stati parte integrante di un flusso unico di sceneggiatura”.
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