di Matteo Maiorano
Il tema del sovraffollamento e della sicurezza delle discoteche tornano di attualità dopo i recenti fatti di cronaca che hanno devastato l’opinione pubblica nazionale. All’ordine del giorno ieri la tragedia che ha colpito la comunità di Corinaldo. All’interno della struttura Lanterna Azzurra si esibiva Sfera Ebbasta, artista della scena trap: all’improvviso centinaia di ragazzi si sono diretti verso un’uscita di sicurezza, ma il crollo di una balaustra ha causato una calca letale per sei persona. «Diversi locali pur di guadagnare molto sono poco professionali in merito alla capienza. Per quanto riguarda la sicurezza assumono persone che s’improvvisano buttafuori ma in realtà non lo sono di professione». Sul tema, senza entrare nello specifico, è intervenuto Dj Aniceto. Il noto ospite del Chiambretti Night ha sollevato alcune perplessità: «Molto spesso si lasciano le uscite di sicurezza chiuse perché si ha paura che possano entrare clienti senza il biglietto. La cosa più scandalosa in merito ai fatti di Ancona è la seguente: non si può assumere come special guest un artista che richiama così tante persone (Sfera Ebbasta, ndr) e costa davvero molto. Pur di guadagnare i proprietari pagano all’artista il cachet richiesto e poi riempiono il locale fino all’inverosimile.
Quello che è successo ieri notte è frutto di alcune cose che non sono funzionate: anzitutto la poca professionalità del locale, la facilità di riuscire a trovare sul mercato questo spray urticante ed infine i messaggi sbagliati che dà la musica trap». Ad Aniceto la trap, nuovo genere importato dagli Usa, non piace per nulla: «La trap lancia messaggi totalmente sbagliati sulla facilità di raggiungere la ricchezza, sull’uso di sostanze stupefacenti, tutte cose errate. Di conseguenza un ragazzino molto fragile può recepire questi messaggi e per spirito d’emulazione può fare determinate azioni. Questi artisti dovrebbero stare molto attenti a lanciare determinati messaggi, perché puoi trovare la testa calda che concretizza questi concetti. Non voglio andare controcorrente ma sono dell’idea che la musica dovrebbe esclusivamente veicolo di messaggi positivi. Oggi come oggi – prosegue Aniceto – il divertimento vive in uno stato di guerra, i ragazzi non si sanno più divertire e per un niente possono trasgredire e far accedere delle tragedie». La speranza è quella di tornare ai vecchi valori: «Spero che la discoteca ritorni un luogo di sano divertimento, tutti devono mettersi una mano sulla coscienza, dai gestori ai genitori passando per i protagonisti, i giovani. Bisogna tornare ai vecchi valori di una volta, altrimenti davanti alle discoteche ci troveremo sempre i carabinieri e sarà davvero brutto divertirsi e non vorrei mai questo».