di Andrea Pellegrino
Il caso più eclatante è ad Angri. Qui Matteo Renzi ha perso durante le votazioni degli iscritti del circolo democrat. Questioni interne, a quanto pare, alla base della “rivolta” politica. Ed in particolare il tutto sarebbe legato alle scorse elezioni provinciali, quando il Partito democratico si sarebbe preso in carico la candidatura di Alberto Milo, l’uscente – non riconfermato – proveniente dall’Udc di Cobellis. Così ad Angri, i democrat hanno preferito la mozione Orlando, rispetto alle indicazioni giunte dall’establishment deluchiano. A Salerno, naturalmente, i numeri sono bulgari per l’ex premier che arriva fino al 92,44 per cento nel circolo dedicato ad Angelo Vassallo. Qui, come delegati provinciali, sono stati eletti i due fratelli De Luca: Piero e Roberto, infatti, forse per la prima volta, insieme in una lista. Il papà Vincenzo, governatore della Campania, ha votato, invece, nel seggio centrale di via Manzo, sotto gli occhi del “garante” Giovanni Coscia. Qui ha votato anche il deputato Tino Iannuzzi che ha seguito quasi per l’intera giornata i lavori congressuali. Sempre nella sede provinciale ha espresso il suo voto il sindaco Enzo Napoli, nonché l’ex ministro Michele Pinto. Alle 20,00 questi i risultati: 412 preferenze per Renzi; 14 per Emiliano e 12 per Orlando. Nel paesino delle 500 tessere, Minori, vince naturalmente Matteo Renzi, trascinato direttamente dal sindaco Andrea Reale che da tempo ormai attende il giusto riconoscimento da parte del Pd provinciali. Ma nel borgo costiero pescano anche Emiliano ed Orlando, per loro rispettivamente 36 e 40 voti. Plebiscito ad Agropoli per l’ex rottamatore. Franco Alfieri che tra qualche mese dovrà lasciare la poltrona di sindaco, ha mantenuto fede ai patti sostenendo Matteo Renzi, nonostante la mancata nomina nell’esecutivo regionale. Renzi è volato al 97 per cento, rispetto ai soli tre voti conquistati da Michele Emiliano e i 7 di Orlando. Unanimità per Renzi a Valle dell’Angelo, comune d’origine dell’onorevole Iannuzzi. Sospese le “convenzioni” a Battipaglia e Sant’Arsenio mentre un ricorso è stato presentato dai rappresentanti della mozione Orlando (Tonino Cuomo e Peppe D’Ascoli) sul voto di Vibonati. A quanto pare si sarebbe votato in una abitazione privata invece che nell’aula consiliare. «Ancora una volta si cerca di inquinare la realtà, la vita politica di questa città e del partito – commenta Davide Bruno, segretario cittadino del Pd di Battipaglia – Rifiutiamo una politica che degenera nel trasformismo e nell’opportunismo. Non accogliamo le offese che caratterizzano certi comportamenti, piuttosto ci rifacciamo all’impegno assunto con i vertici superiori del Partito Democratico a mantenere un profilo di equilibrio e serietà di fronte a tanta miseria. La vicenda del ricorso è a tutela degli iscritti del Pd e dell’immagine stessa del partito. La sospensione della Convezione è una decisione provocata dall’ennesimo tentativo brutale e irresponsabile e dimostra che l’iscrizione a un partito è un’azione seria e consapevole. Pseudo comitati con dichiarazioni dubbie, con posizioni non dovute nuocciono allo stesso risultato di Matteo Renzi alle primarie, dimostrando tutte le contraddizioni. Si ripresenta, inoltre, l’ossessione per la segreteria locale, un’ossessione patologica da più di un anno, da parte di chi, parlando di commissariamenti inesistenti, ha sbagliato e perso su tutti i fronti mentre il Ps, proprio a Battipaglia, riprende un’azione centrale nelle vicende politiche. Centralità che è sotto gli occhi di tutti. Di sicuro ci aspettano le primarie del 30 aprile, con un appuntamento precedente per il circolo di Battipaglia da svolgere la prossima settimana. Tutto nella trasparenza e nel rispetto delle regole, perché la difesa della democrazia e delle istituzioni passa prima di tutto attraverso la difesa di ogni sua articolazione». L’ex pm si piazza nei comuni vicini al deputato Simone Valiante. Vince, dunque, a Cuccaro Vetere e nell’area sud della provincia di Salerno. Ad Eboli, invece, vince Renzi, seguito da una buona affermazione di Andrea Orlando, che conquista 116 preferenze. Chiude con appena 8 voti Michele Emiliano. Va meglio per il governatore della Puglia a Scafati, dove si attesta al 19 per cento. Il 5 aprile, ora, le convenzioni provinciali. Poi la presentazione delle liste collegate alle mozioni.