ANGRI. «Sono consapevole che metabolizzare la sconfitta elettorale richieda un po’ di tempo ma resto sbalordito nel leggere le “geniali” dichiarazioni che alcuni consiglieri di opposizione rilasciano esclusivamente per ritagliarsi ancora un pizzico di visibilità dopo la bocciatura decretata dal popolo». Il Sindaco Cosimo Ferraioli pone l’accento su alcune esternazioni dei gruppi di minoranza.
«Sedere tra i banchi dell’opposizione, per volontà popolare, sembra aver fatto perdere la bussola a quei consiglieri che per cinque anni si sono caratterizzati per la pessima gestione amministrativa e per la politica clientelare che ha trasformato la Angri Eco Servizi in una sorta di ufficio di collocamento. La perdita di memoria che ha investito gli ex padroni della città ha fatto dimenticare i danni provocati all’intera comunità che oggi emergono sotto ogni forma e perdureranno per diversi anni», spiega il sindaco Ferraioli. Il primo cittadino analizza la situazione contabile dell’ente in evidente affanno a causa, a suo dire, delle spese folli sostenute negli anni passati. «Voglio ricordare ai consiglieri di opposizione e all’ex sindaco Mauri che sono stati loro gli artefici dell’approdo in città della Soget che ha messo le mani nelle tasche dei cittadini e dato perfino lavoro a qualche parente stretto degli ex amministratori, oggi, questi signori provano a darci lezioni di morale dimenticando il familismo e le clientele che hanno contraddistinto la precedente gestione politica». Ferraioli punta sui costi sostenuti dall’attuale Amministrazione per quanto concerne le spese di Giunta e staff. «L’opposizione con un abile inganno tenta di gettare fango sulla nostra riduzione dei costi. Il fastidio accusato dagli ex amministratori è evidente poiché stiamo smantellando quel sistema che, in cinque anni, è stato costruito creando delle rendite agli amici del palazzo alle spalle dei cittadini. Sorrido con amarezza – prosegue Ferraioli – nel venire a conoscenza che alcuni consiglieri di opposizione hanno denunciato la scomparsa del telefono cellulare, pagato con i soldi dei cittadini, solo qualche giorno dopo il nostro annuncio di procedere alla dismissione dei servizi di telefonia mobile, strane coincidenze!».
Cosimo Ferraioli persegue l’intento di ridurre anche i costi della politica partendo proprio dalla retribuzione che gli riguarda. Dal giorno della proclamazione, 20 giugno 2015, sino al 31 dicembre 2015 Cosimo Ferraioli ha percepito 10.409, 31 euro che spalmati nel periodo di sei mesi di amministrazione si traducono in una spesa mensile di 1.734,88 euro.
Cifre che sono in netto calo rispetto al predecessore Pasquale Mauri che nel primo anno di sindacato, da aprile 2010, ha incassato 30.903,94 euro con una spesa mensile pari a 3.433.77 euro.