Angri/San Valentino Torio. Ancora un tragico incidente registrato sulla tanto temuta statale 268 “del Vesuvio” all’altezza di Angri, ormai nota come la “strada della morte”. Questa volta il sinistro ha visto come vittima un motociclista, che ha perso la vita in un impatto violento sull’asfalto. Si tratta del 33enne Maurizio Ferrante, geometra di Casatori di San Valentino Torio, titolare di una ditta individuale che opera nel settore dell’edilizia. Si è scontrato sull’altra corsia con un’auto, Opel Mokka, guidata da un 60enne di Castellammare di Stabia ed è caduto rovinosamente a terra dopo aver battuto contro un guard rail. Violento l’impatto, Ferrante è volato dalla sella della sua Honda 300. È morto a causa delle gravi ferite riportate al torace, arti e soprattutto alla testa nonostante indossasse il casco protettivo. È accaduto nella tarda mattinata di ieri al chilometro 28, nei pressi dello svincolo di Angri sulla 268 del Vesuvio. L’impatto con il suolo è stato estremamente violento e, nonostante l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi, purtroppo non c’è stato nulla da fare per salvarlo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri e altre forze di emergenza, con lo scopo di accertare le cause del sinistro e garantire la sicurezza sulla strada. Le operazioni di soccorso, purtroppo, hanno confermato il quadro tragico della vicenda. La salma è stata trasferita in ospedale a Nocera inferiore dove, nel pomeriggio, è accorso il sindaco di San Valentino Torio Michele Strianese per stringersi intorno alla famiglia di Maurizio Ferrante. Sul caso è stata aperta un’inchiesta e la salma tra oggi e domani potrebbe essere sottoposta ad autopsia dalla procura nocerina. L’incidente di ieri si aggiunge ad una serie di eventi preoccupanti che hanno interessato la statale 268 “del Vesuvio” negli ultimi tempi. La strada, spesso ribattezzata “statale della morte” a causa della frequenza di incidenti gravi, continua a mettere in luce le criticità in termini di sicurezza e manutenzione. Maurizio Ferrante, descritto da tutti come una persona perbene era un giovane che aveva costruito una vita serena accanto alla sua compagna, una parrucchiera di 29 anni – anche lei di San Valentino Torio – con cui si era fidanzato circa 10 anni fa. La coppia da qualche tempo conviveva e aveva dato alla luce anche un figlio, nato alla fine dello scorso anno, che doveva essere battezzato proprio durante la prossima notte di Pasqua. In attesa degli esami sul tasso alcolemico e del via libera della Procura nocerina all’autopsia sul corpo di Ferrante trasferito all’Umberto I di Nocera Inferiore, c’è l’atto dovuto dell’iscrizione del 60enne di Castellammare di Stabia nel registro degli indagati.





