di Andrea Pellegrino
Cento giorni. Questo è il tempo, nel caso in cui si dovesse andare a votare a maggio, che hanno a disposizione partiti e coalizioni per mettere su liste e indicare candidati. Un tempo stretto sia a destra che a sinistra, che agita la stessa maggioranza De Luca, sempre più spaesata e preoccupata. Soprattutto se ci sarà un election day e quindi le urne saranno aperte sia per il rinnovo di Palazzo di Città che per Palazzo Santa Lucia. Il toto candidati già impazza soprattutto tra i componenti dell’attuale Consiglio comunale. In maggioranza ciò che spaventa è una successione di tipo familiare che vedrebbe in campo i due figli del sindaco decaduto: l’uno alle Regionali e l’altro alle Comunali. Tra chi invoca rinnovamento e chi invece auspica una sua ascesa, c’è soprattutto chi sta iniziando a prendere le distanze da Vincenzo De Luca e dal suo metodo. Naturalmente non si esclude che la carta Bonavitacola possa essere giocata fino alla fine, seppur il deputato salernitano pare voglia proseguire la sua attività parlamentare piuttosto che ritornare al Comune di Salerno.
Nel Partito democratico, d’altronde, oltre al gruppo di Landolfi ci sarebbero nuove aree emergenti pronte a prendere il sopravvento. E’ il caso del deputato Simone Valiante (vicino a Renzi), già in contestazione con il metodo Canfora in provincia di Salerno, pronto alla scalata interna al Partito democratico salernitano, forte anche dell’elezione di due consiglieri provinciali (Imparato e Stanziola). Ancora il gruppo dei renziani della prima ora, con Sergio Annunziata già in campo la scorsa volta per la conquista della segreteria provinciale. Ed ancora l’area di riferimento di Tino Iannuzzi che già viaggia autonomamente con i suoi candidati (tra cui il sindaco di Fisciano Tommaso Amabile che già ufficializzato la sua candidatura con il Pd) verso le elezioni regionali e la formazione della lista democrat. E lo stesso Iannuzzi già da tempo avrebbe mostrato l’intenzione di scendere in campo a Salerno come candidato sindaco. E ieri, tra le curiosità della giornata, ha modificato la sua immagine sul profilo facebook mostrandone una con lo stemma istituzionale del Comune di Salerno. A Palazzo di Città Iannuzzi può contare sul sostegno del presidente del Consiglio comunale Antonio D’Alessio.
Ma più che Iannuzzi pare si stia convergendo su Alfonso Andria. Gli stessi partiti (d’altronde De Luca o chi per lui si presenterà comunque con liste civiche) di centrosinistra sarebbero pronti a bissare l’esperienza di nove anno fa, mettendo in campo l’ex presidente della Provincia di Salerno. Il nome di Andria, potrebbe essere la giusta sintesi delle varie anime del Partito democratico della provincia di Salerno, (naturalmente deluchiani esclusi) ma potrebbe attirare anche qualche consigliere comunale più moderato e già in campo nella coalizione di centrosinistra che fu retta da Alfonso Andria.